La linea del Napoli è ben chiara a Koulibaly e Fabian: negli incontri con i manager dei due, De Laurentiis ha definito la soglia di stipendio oltre la quale non può spingersi. E Koulibaly non ha fatto salti di gioia. I 6,5 milioni netti attuali non sono più proponibili, il chiaro intento è di spalmare qualche milioni nei 4 anni di contratto che il Napoli ha offerto. Ma Koulibaly, al momento, non ha accettato. Difficilmente resterà senza rinnovare, il Napoli non vuole andare in scadenza. E non vuole mettergli fretta. Aspetterà. Offerte al momento non sono arrivate. Per la gioia di Luciano Spalletti che sa fin dal primo giorno in cui ha firmato, che De Laurentiis ha l’esigenza anche di vendere qualcuno dei big. Per dare vita a una rifondazione. Ramadani, il potente agente del senegalese, sonda Juventus e Barcellona. Anche per Fabian c’è stata una fumata nera dopo il primo colloquio telefonico tra i vertici azzurri e i suoi agenti. Chiaro, sia per Koulibaly che per Fabian siamo alle prime fasi di una trattativa che può essere lunga e che magari può avere il punto di svolta a Dimaro. E che, soprattutto, non vive delle polemiche che invece caratterizzavano il rinnovo di Insigne. Ma è evidente, sacrosanto, che né Koulibaly né Fabian facciano salti di gioia all’idea di dover fare marcia indietro sulle proprie aspirazioni economiche. Si avvicina il momento clou per capire il destino di Mertens: fino ad adesso né De Laurentiis né il belga hanno parlato di cifre. Lo stallo è totale. Il Napoli aspetta una chiamata di Mertens: sembra paradossale, ma club e Dries si sono accordati così. In realtà, De Laurentiis si attendeva qualcosa già in questi giorni, ma Mertens ha preso tempo. Ora c’è la nazionale passeranno altri giorni. Deve capire se le voci della Mls sono vere. E se c’è in giro qualcuno che gli garantisca una maglia da numero 9. Perché – nonostante le belle parole di Spalletti – Mertens vorrebbe essere impiegato da prima punta e non alle spalle o al fianco di Osimhen. Ma fino a quanto Mertens sarà disposto ad abbassare il suo stipendio? Ora prende 3,5 milioni l’anno. E l’impressione è che non pensi affatto a un grosso sconto. Ospina è in lista di sbarco. Lo sa e ne ha preso atto. Solo un colpo di scena potrebbe far cambiare lo scenario. Per il resto, tutto ruota attorno a questi nodi: perché il Napoli va a caccia di almeno un portiere (in pole ora c’è Gollini, ma occhio a Maximiliano) e, se il belga non rinnova, anche di un altro calciatore in quel ruolo (a meno che non sia Gaetano). Strategie che vanno definite. Bernardeschi è in stand by, il suo sì in un cassetto. Come quello di Barak del Verona. Ma in entrambi i casi, se non si vende, non entra nessuno. Ci vuole pazienza, d’altronde siamo appena a fine maggio.
In punta di piedi, com’è nel suo stile, Juan Jesus ha rinnovato per un altro anno con il Napoli. Per il brasiliano un riconoscimento significativo nei giorni in cui il destino dei vari Mertens, Fabian, Ospina e Koulibaly calamita le attenzioni dei tifosi. Il difensore centrale, ma era operazione che da tempo era stata decisa, ha sottoscritto alle stesse condizioni dell’estate passata. Durata del contratto: fino a giugno 2023. Senza opzione. «È un ottimo calciatore e una bravissima persona. Sono molto contento che resterà ancora con noi», il salomonico commento del presidente De Laurentiis. Il Napoli, dunque, fa le sue mosse: prolungamento del centrale, il riscatto di Anguissa, la definizione degli ingaggi di Olivera e di Kvaratskhelia. A proposito del georgiano: per lui nessun blitz in queste settimane per le visite in Italia. Il Messi della Dinamo Butemi continua a far gol con il suo club. Arriverà a Napoli direttamente il 5 luglio, quando è previsto il raduno a Castel Volturno per gli accertamenti medici di rito. Giocherà in Nations League quattro gare con la sua nazionale e poi, al momento, è previsto il rientro nel suo club per giocare altre due gare nel proprio campionato. Un tour de force che a 21 anni non peserà.