VERONA. Il Fiano protagonista dell’ultimo lavoro a cura del professore Luigi Moio. Un lavoro di sperimentazione e di ricerca enologica predisposto dall’assessorato regionale all’Agricoltura per scoprire uno dei nostri vitigni più famosi. La pubblicazione “Colori, odori ed enologia del Fiano” è stata presentata questa mattina nel padiglione Campania di fronte a un vasto pubblico di esperti del settore e di appassionati.

“La scelta di puntare sui vitigni autoctoni è stata sicuramente vincente – ha detto Vito Amendolara, consigliere delegato per l’Agricoltura del governatore Stefano Caldoro – e ha portato le aziende campane ad un salto di qualità. Come per l’olio, anche per il vino è necessario guidare i cittadini consumatori, educandoli alla qualità piuttosto che alla quantità. Questo lavoro, quindi, si rivolge non solo agli addetti ai lavori, ma anche ai produttori e ai cittadini”. “La nostra scommessa – aggiunge – è quella di legare il territorio ai nostri prodotti perché, se è vero che un vino identifica una determinata area geografica, è anche vero che deve avvenire il contrario. Dobbiamo iniziare a partire dai territori per fare conoscere i nostri vini”. “Questo doppio legame – conclude – è la carta vincente per continuare a crescere sul piano della qualità e per legittimare le bellezze della nostra terra nel mondo”. “L’obiettivo principale di questa attività di ricerca – dice Moio – è quello di conoscere meglio l’uva e il vino a livello molecolare”. “Solo attraverso questo studio – aggiunge – è possibile individuare le migliori combinazioni di variabili viticole. L’obiettivo è quello di dare un ulteriore impulso alla formidabile crescita degli ultimi anni del settore vitivinicolo della nostra regione”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui