NAPOLI – Con la pubblicazione della delibera di giunta n.105 del 13 marzo scorso sul Bollettino ufficiale della Regione Campania si preannuncia una boccata d’ossigeno per il comparto delle costruzioni. Insomma, entra finalmente nel vivo l’accordo quadro siglato tra il presidente Stefano Caldoro e le associazioni regionali dei costruttori edili, per l’attivazione dei meccanismi finanziari finalizzati al pagamento delle imprese appaltatrici della Pubblica amministrazione. Infatti, attraverso la delibera di “cessione pro-soluto dei crediti” si rendono disponibili 150 milioni di euro per soddisfare almeno in parte i crediti vantati dalle imprese. Crediti – giusto per ricordarlo – che in Campania ammontano complessivamente ad oltre un miliardo.

“La delibera regionale – ha commentato il presidente della Sezione dei Costruttori edili di Costruttori di Caserta, Gianluigi Trattino – non risolve certamente i problemi del comparto, ma è pur sempre un primo importante e significativo passo avanti. La Regione Campania, infatti, non è stata sorda al grido di allarme degli imprenditori e, pure nelle noti difficoltà finanziarie generali, ha fatto un notevole sforzo di cui diamo volentieri atto. In assenza di azioni concrete, infatti, a rischio era l’intero sistema economico regionale, di cui il comparto delle costruzioni è, com’è noto, un pilastro fondamentale. Non va dimenticato, infatti, che nella drammatica congiuntura recessiva, a pagare il conto più salato della crisi di solvibilità pubblica, sono state proprio le imprese edili. In provincia di Caserta, per dire, soltanto lo scorso anno il comparto ha fatto registrare una contrazione della massa salari di oltre 9 milioni, 700 occupati in meno e il ricorso a oltre 529 mila ore di cassa integrazione guadagni”. Il meccanismo della “cessione pro-soluto dei crediti” approntato dalla Regione Campania – e, come si sa, sperimentato già per la Sanità – prevede la certificazione dei debiti assunti dalle diverse stazioni appaltanti debitrici e la cessione dei crediti stessi agli istituti finanziari per “smobilizzare” parte della liquidità necessaria a pagare le imprese per i lavori già eseguiti. Ora le imprese hanno 30 giorni di tempo per attivare la procedura di certificazione e validazione dei crediti. Ai fini dell’operazione finanziaria la somma complessiva resa disponibile dalla Giunta regionale è stata divisa in tre tranche da 50 milioni ciascuna. La prima, per i crediti vantati dalla imprese di costruzione nei confronti di enti locali e società da loro controllate; la seconda, per i crediti vantati dalla imprese di costruzione nei confronti delle aziende del Gruppo EAV e dalla Struttura straordinaria di coordinamento ex legge 80/84; la terza, infine, per i crediti vantati nei confronti della struttura commissariale ex legge 887/84 o verso altre amministrazioni statali. L’ordine di soddisfacimento delle pretese creditorie – si legge nella delibera – sarà espletato dall’apposito Ufficio di coordinamento attraverso un meccanismo “governato dalla par condicio creditorum e fino al completo esaurimento del plafond, in base ad un criterio proporzionale al valore del credito vantato e certificato rispetto al valore dell’intera massa vantata dai creditori di ciascuna area di intervento, che abbiano i requisiti prescritti ed abbiano presentato l’istanza nei termini stabiliti”.

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