Napoli-Lazio, match valido per la 25esima giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 1-0 in favore dei biancocelesti, che espugnano il Maradona grazie alla rete di Matias Vecino. La squadra di Sarri interpreta una gara impeccabile e sfianca la formazione di Spalletti. Tra i partenopei si salvano Di Lorenzo e Kim per il gran lavoro in difesa. Malissimo Kvaratskhelia, Lobotka e Lozano. Nella Lazio tutti promossi: in particolare, brillano Vecino e Luis Alberto.
LE PAGELLE DEL NAPOLI
Alex MERET 6: incolpevole sulla bomba di Vecino. Per il resto, i biancocelesti non insidiano quasi mai il suo specchio di porta.
Giovanni DI LORENZO 7: salvataggio fantasmagorico sul colpo di testa di Vecino. Tiene a galla il Napoli e dimostra nervi d’acciaio sui momenti più critici. Capitano con la “C” maiuscola.
Amir RRAHMANI 5,5: in impostazione forza qualche giocata di troppo. Innesca Osimhen in profondità meno volte rispetto al solito.
Min-jae KIM7: è la boa su cui si appoggia un Napoli in affanno. Fa valere il fisico e tappa i corridoi a Immobile. Guerriero instancabile sotto la tempesta.
Mathias OLIVERA 5,5: la fascia destra della Lazio è sigillata. Felipe Anderson gli ronza attorno tutta la gara e lui ricava pochissimi spunti.
André ANGUISSA 5,5: partenza al piccolo trotto, cresce progressivamente con la squadra. (Dal 71′ ELMAS 6,5: qualche strappo e percussione interessanti, sa rendersi pericoloso).
Stanislav LOBOTKA5: il Napoli è fin troppo fermo nella serata del Maradona, e lui patisce il filtro di Immobile e compagni. Neutralizzato sapientemente da Sarri. (Dall’82’ NDOMBELE sv)
Piotr ZIELINSKI6: cerca di dare un pizzico di imprevedibilità alla manovra di Spalletti, è l’uomo che tenta la giocata tra le linee con più costanza. Si salva così. (Dall’82’ SIMEONE sv).
Hirving LOZANO 5: si intestardisce fino a smarrirsi nei vicoli sbarrati dagli uomini di Sarri. Prova inconcludente la sua. (Dal 71′ POLITANO 5,5: troppo nascosto, non riesce ad ingranare il cambio di marcia).
Victor OSIMHEN 5,5: una sciagurata traversa segna il capolinea di una serata complicata. Graffia meno del solito, questa volta più per merito della difesa laziale che per demeriti suoi. Fa a sportellate con Patric e aiuta in ripiegamento, ma la troppa foga gli preclude le chance sottoporta.
Khvicha KVARATSKHELIA 5: si prende una serata sabbatica. Evanescente nella prima mezz’ora, non imprime l’esplosività a cui ci ha abituato in questa stagione. Viene coinvolto persino nell’1-0 biancoceleste, fornendo un assist involontario a Vecino.
All. SPALLETTI 5: Napoli nel pallone, una rarità in questa stagione. Oltre alle idee, questa sera sono mancate le energie nelle gambe dei giocatori cardine come Kvaratskhelia e Lobotka. La pausa di una settimana cade al momento giusto.
LE PAGELLE DELLA LAZIO
Ivan PROVEDEL 7: un solo intervento degno di nota ma decisivo, si porta volentieri a casa un inaspettato clean sheet.
Adam MARUSIC 6: barcolla ma non molla negli insidiosissimi uno contro uno con Kvaratskhelia. Non getta mai la spugna sotto pressione, per la soddisfazione di Sarri.
Alessio ROMAGNOLI6,5: aiuta a tenere alta la linea del suo reparto e presidia bene l’area di rigore: mette sul binario giusto la gara dei biancocelesti.
PATRIC 6,5: incassa di tutto da Osimhen. Riesce ad arginare l’impeto, il fisico e la velocità del nigeriano ricorrendo a un po’ di mestiere. Prestazione da martire.
Elseid HYSAJ 6: gara di pochi acuti e tanta copertura. Costringe Lozano a pasticciare più volte con i piedi.
Sergej MILINKOVIC-SAVIC 6,5: gara intelligente, orientata alla pazienza. Sarri lo esorta ad aspettare e rimanere all’interno dei blocchi da lui designati. Il Sergente non lo tradisce e accompagna con diligenza la squadra.
Matias VECINO 7: le fiammate più pericolose della Lazio capitano sui suoi piedi. Prima Di Lorenzo gli toglie dalla porta un gol sicuro, ma nella ripresa l’uruguagio si prende la rivincita con gli interessi, non concedendo alcun diritto di risposta a Meret.
LUIS ALBERTO 7: fa “Il Mago” in spazi stretti, quasi inesistenti. Si applica nel recintare la posizione di Lobotka distinguendosi su tutti per abnegazione. (Dall’88’ CATALDI sv).
FELIPE ANDERSON 6,5: gara caparbia e rabbiosa. Corre su ogni suggerimento dei compagni, recupera palloni sulla trequarti avversaria. Dà il buon esempio ai suoi. (Dal 59′ PEDRO 5,5: garantisce tanta corsa, ma il più delle volte gira a vuoto).
Ciro IMMOBILE 5,5: condannato dalla carestia di palloni giocabili, non si intende con i compagni sulle poche scorribande concesse dalla retroguardia napoletana. Rimane a bocca asciutta.
Mattia ZACCAGNI 5,5: cerca e trova un paio di crepe interessanti nella retroguardia partenopea, ma non mette in campo la precisione necessaria per sfruttarle. Ricava poco dalle incursioni sul fondo. (Dall’82’ CANCELLIERI sv).
All. SARRI 7: toccava al maestro disinnescare una macchina che sembrava perfetta. La sua Lazio gioca da squadra e interpreta al meglio una gara tattica ed ermetica, disorientando gli uomini di Spalletti. Un successo che, almeno per il morale, vale il doppio.