Si svolgeranno domani pomeriggio nella chiesa di San Matteo ad Agerola i funerali di Nicola Fusco il ventottenne autista volato col suo bus in una scarpata poco prima di Ravello. La salma dello sfortunato ventottenne è stata liberata al termine dell’esame autoptico svoltosi nella mattinata di ieri presso il Ruggi di Salerno eseguito dal dottor Adamo Maiese. Il medico legale ha proceduto con accertamenti istopatologici e tossicologici sul cadavere della vittima del terribile incidente verificatosi nel curvone di Cigliano lo scorso 8 maggio. Stando a quanto si apprende Nicola nel terribile volo avrebbe riportato fratture multiple, anche al torace, e diverse lesioni interne confermando così che la morte è sopraggiunta in seguito al terribile impatto. Concorso di cause, cooperazione nel delitto colposo e omicidio colposo, sono le accuse formulate ai diciassette indagati mentre per la società proprietaria del bus turistico (Società Autoservizi Fusco Nicola &C. s.r.l.) è stata preconfigurata la responsabilità amministrativa da reato per la presunta responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro. Non solo parte lesa ma anche indagati sono il padre del ragazzo, e una delle sue tre sorelle per il ruolo di direttore tecnico nella società di famiglia. Gli altri quindici indagati sono tutti dirigenti, capi reparto e tecnici che si sono succeduti al settore strade della provincia dal 1990 ad oggi. Le ipotesi di reato sono state formulate sulla scorta delle documentazioni acquisite dai carabinieri, qualche giorno dopo l’incidente, presso gli uffici della Provincia di Salerno a cui è affidata la gestione della strada regionale ex Statale 373 che unisce la città della musica con il bivio di Castiglione, teatro dell’incidente in cui ha perso la vita lo sfortunato ventottenne. Tutto questo, oltre alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, che cristallizzano la dinamica dell’incidente, e alle deposizioni dei testimoni alcuni dei quali sopraggiungevano nel momento in cui il bus scompariva nel vuoto. Sarebbero questi, insieme alle perizie, i punti cardine dell’indagine che si svilupperebbe su due livelli: il primo legato alla sicurezza stradale e l’altro alle condizioni del mezzo alla cui guida vi era il povero Nicola Fusco. Ovvero un Mercedes Benz 404 da 39 posti che aveva passato la revisione il 2 febbraio scorso e il cui contachilometri a quella data contava 820444 chilometri. E sono due sono gli avvisi di accertamento tecnico non ripetibili, con valore di informazione di garanzia, notificati dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno. Tra i destinatari come parte lesa figurano anche la madre del ragazzo e le altre due sorelle nella qualità di congiunti prossimi. Oltre a quello propedeutico all’esame autoptico, a indagati e familiari della vittima è stato notificato anche l’avviso di accertamento tecnico per individuare eventuali malfunzionamenti o omessa manutenzione del bus. Tutto ciò previa rimozione del mezzo che avverrà martedì prossimo e il cui recupero comporterà la chiusura della strada per circa dieci ore. Per le operazioni peritali da effettuare sia sul bus turistico la cui carcassa giace incastrata sulla stradina pedonale che conduce ad Atrani, che sullo stato dei luoghi, è stato incaricato uno studio di ingegneria forense di Avellino in capo all’ingegnere Alessandro Lima. Le operazioni di rimozione del bus precipitato si svolgeranno sotto la supervisione della procura di Salerno.