Lo sciopero generale per la giornata dell’8 marzo ed alcuni stop di categoria, come quello indetto da un sindacato autonomo nelle ferrovie e quello dei lavoratori dell’Enel: in questo venerdì sono numerose le proteste che si incrociano in tutta Italia. Sul fronte dei trasporti nei giorni scorsi il Garante è intervenuto per ridurre lo stop ed evitare concentrazioni nel settore. Per il trasporto locale sono previste le consuete fasce di garanzia. Dalla mezzanotte scorsa fino a stasera alle 21 però sciopera anche una sigla autonoma del personale del gruppo Fs. Numerose invece le sigle che aderiscono alle proteste per i diritti delle donne in molti settori, astensioni sono previste nella scuola, nella sanità ed anche negli uffici pubblici. In tutta Italia infine si fermano i lavoratori Enel che protestano contro la strategia industriale del gruppo. “I diritti delle donne, l’uguaglianza di genere, l’autodeterminazione, la parità salariale non sono ancora una realtà per tutte, anzi, si assiste a un costante attacco ai diritti già acquisiti. Il nostro Paese è ancora ai primi posti nel mondo per gender pay gap e per incidenza del lavoro povero e precario e il lavoro di cura, mai riconosciuto come responsabilità sociale, viene sempre e ancora scaricato sulle donne”. E’ quanto dichiara Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil, annunciando lo sciopero, in tutti i settori della conoscenza, per la giornata dell’8 marzo. “Vediamo rinsaldarsi un modello patriarcale, profondo, radicato, pervasivo – continua la dirigente sindacale – basta guardare quanta violenza, fisica, psicologica e economica nei confronti delle donne ancora c’è nel Paese. Lo vediamo soprattutto noi, lavoratrici e lavoratori della conoscenza, nelle scuole, nella formazione professionale, nelle accademie, negli atenei e negli enti di ricerca, quanto la cultura della disparità e del pregiudizio sia profondamente radicata e difficile da scalfire”. “La qualità della nostra democrazia ha bisogno che la formazione delle persone sia fortemente orientata a promuovere una cultura davvero di pace, contro la violenza, per la parità, per il rispetto e la valorizzazione delle diversità, per l’educazione al dialogo come via maestra per il superamento dei conflitti. Con questo orizzonte e con questa responsabilità si confrontano oggi i settori della conoscenza”. “Ci sembra necessario, dunque, consentire alle donne e agli uomini che rappresentiamo e che ogni giorno contribuiscono alla formazione delle future cittadine e dei futuri cittadini di questo Paese, di scendere in piazza con le ragazze e i ragazzi e di partecipare alle iniziative di mobilitazione utilizzando lo strumento dello sciopero e sostenendo così le ragioni e le richieste di un 8 marzo di lotta”, conclude Fracassi. Possibili cancellazioni e limitazioni dei treni Regionali di Trenitalia in occasione dello sciopero generale nazionale del personale del gruppo Fs Italiane, proclamato da una sigla sindacale autonoma dalla mezzanotte alle ore 21 di venerdì 8 marzo 2024. Così Fs in una nota, spiegando che i servizi essenziali dei treni regionali saranno garantiti nelle fasce orarie di maggiore frequentazione: dalle ore 6.00 alle 9.00, e dalle 18.00 alle ore 21.00. “Lo sciopero potrebbe causare potenziali impatti anche sulla circolazione dei treni Intercity e ad Alta Velocità”, avverte il gruppo. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, “potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dello sciopero”, precisa Fs, invitando i passeggeri a informarsi sul sito web Trenitalia, l’app Trenitalia, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie. A causa dello sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati, indetto dalle organizzazioni sindacali Usb, Usi, Adl Cobas, Cub, Cobas Sanità-Università e Ricerca e con l’adesione di Usb Pubblico impiego, Clab, Cub Sanità e Cub Pubblico Impiego, “per l’intera giornata, per ogni turno di lavoro, l’erogazione delle prestazioni” alla Città della Salute di Torino “potrà subire ritardi o disservizi. Sono comunque garantiti i servizi minimi essenziali, tra i quali il Pronto Soccorso e le urgenze”. Lo comunica l’azienda ospedaliero universitaria. “Alcuni servizi al pubblico presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino subiranno modifiche”, è aggiunto nella nota.

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