L’Italia è ancora spaccata in due dal meteo: mentre il Centro-Sud è colpito dalla prima forte ondata di calore, al Nord imperversa il maltempo, con precipitazioni intense, grandine e forti raffiche di vento che in giornata hanno colpito le Alpi, le Prealpi e alcune aree della Pianura Padana. Colpita in particolar modo la Lombardia dove l’allerta meteo era arancione. Un violento nubifragio si è abbattuto sul Varesotto, causando allagamenti e la caduta di alberi con l’interruzione di diverse strade e il rallentamento del traffico ferroviario. A Como è esondato il Lario con conseguente chiusura del lungolago.Una forte grandinata, con pezzi di ghiaccio in alcuni casi grandi come noci e anche palle da biliardo, si è verificata a Milano. La grandinata, durata pochi minuti, ha creato timori per la violenza della grandine su tetti e vetri di auto e lucernari. Le persone hanno cercato di ripararsi sotto tende e balconate. ‘C’erano pezzi grossi come palle da biliardo’. Danni sono stati riportati anche in provincia di Lecco, Sondrio, Bergamo e Brescia. A Milano fulmini hanno colpito due centraline elettriche vicino alla fermata della metro di Cimiano, che si sono incendiate provocando l’interruzione della circolazione sulla linea 2 della metropolitana tra le fermate di Udine e Cascina Gobba. Temporali anche in Piemonte hanno sferzato il canavese, il biellese e il novarese. Anche qui le frane e la caduta degli alberi hanno causato difficoltà nella circolazione viaria e ferroviaria. In Trentino, la centrale unica di emergenza ha gestito 250 chiamate per il maltempo. Criticità si sono verificate anche in Alto Adige, in particolare nella Val d’Isarco, dove diverse abitazioni sono state allagate e un hotel è stato investito da una colata di fango: sono stati oltre 100 gli interventi da parte di vigili del fuoco e volontari. La situazione meteo sembra essere in miglioramento. Per le prossime ore sono previste precipitazioni isolate che dovrebbero esaurirsi durante la notte o, al più tardi, nella mattinata di sabato. Da domenica è previsto il ritorno del bel tempo con le temperature in progressivo aumento. Intanto a Cogne, ancora isolata dopo l’alluvione del 29 giugno, mentre si lavora per riaprire la strada si organizza per il 21 luglio un maxi trasporto di auto, ben 500, che sono rimaste bloccate nel centro della Val d’Aosta, lasciate lì dai turisti evacuati. Mentre il Nord si confronta con maltempo, il Centro e il Sud Italia sono alle prese con il caldo. Il ministero della Salute prevede che nel fine settimana 11 città (Ancona, Bologna, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo) saranno da bollino rosso. Ci sono preoccupazioni per il possibile impatto sulla salute, soprattutto delle persone più fragili. I primi segnali degli effetti del caldo arrivano dal Sistema di Emergenza Territoriale 118. Nelle ultime tre settimane si è verificato un “aumento di circa il 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno degli interventi di soccorso”, riferisce il presidente del Sis 118, Mario Balzanelli, che mette in guardia dal rischio che le chiamate per il caldo, insieme alle assenze per ferie e alle carenze strutturali di personale, possano mettere in difficoltà il sistema dell’emergenza. L’ondata di caldo non è destinata a placarsi e si teme che i suoi effetti sugli ospedali possano essere visibili nei prossimi giorni. Per evitare di “affollare i pronto soccorso è indispensabile il supporto dei medici di medicina generale per monitorare i pazienti più fragili” e che i cittadini adottino “misure di buon senso”, avverte il presidente Fiaso, Giovanni Migliore. Le regole sono quelle note: “evitare di uscire nelle ore più calde, bere molta acqua, fare pasti leggeri, ma anche regolare correttamente i condizionatori”, conclude.