La ferita alla testa, il sangue che scende fino al sopracciglio destro, un’altra escoriazione sulla guancia sinistra e un segno sul collo. C’è una seconda foto agli atti dell’inchiesta che vede Maria Rosaria Boccia accusata di violenza a corpo politico. Ritrae l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ed è stato lui stesso a scattarla. È in bagno, una mano è insanguinata e con l’altra impugna il cellulare con cui immortala il momento inquadrando la ferita appena inferta. “Il 17 luglio 2024, la Boccia mi ha aggredito provocandomi le ferite che ho documentato”, scrive Sangiuliano nell’esposto da cui è nata l’indagine contro l’imprenditrice di Pompei. “Bisognerebbe datare il giorno in cui ha messo i punti”, risponde la donna ospite di Piazza Pulita, lasciando trasparire di essere pronta a smontare anche questa accusa: “Sono molto tentata a parlare ma non posso”, dice. Da alcuni giorni infatti la Boccia sta cercando di fare chiarezza su alcune notizie circolate sul suo conto. Ultimamente ha smentito l’intervista in cui il suo ex marito diceva che la donna gli negava il divorzio. Altre smentite sono arrivate in merito alle accuse, squisitamente mediatiche, che la vedevano come una sorta di stalker di un altro ex.

Ma non è di ciò che si occupa l’indagine nei suo confronti. Perché mentre il tribunale dei Ministri e la Corte dei conti indagano sul conto di Sangiuliano e sulle eventuali spese sostenute in favore della Boccia, la procura di Roma lavora per appurare quanto raccontato dal ministro. Si parla di una vicenda che nasce “dopo la fine della relazione affettiva extraconiugale con Sangiuliano”, ovvero quando Boccia apprende “la bozza del decreto di nomina firmata dal ministro era stata bloccata per volontà dello stesso”. Quindi le telefonate all’uomo, alla segreteria, i contatti con la moglie. “Simulava la sua presenza in luoghi frequentati privatamente dal Sangiuliano” e “pubblicava progressivamente e senza il consenso del Sangiuliano foto private nonché foto oggetto di manipolazione che la ritraevano all’interno del Ministero”, ha denunciato Sangiuliano dicendo che la Boccia ha divulgato “progressivamente e in modo frammentato ai media e sui social notizie attinenti la sua relazione con il Sangiuliano, ai suoi rapporti con il ministero per la Cultura e all’accesso a documenti e informazioni riservate del Ministero, ogni volta alludendo alla disponibilità di altre notizia compromettenti per il ministro”.

In questo contesto si inseriscono le due foto della ferita presenti agli atti. Una prima già nota e una seconda pubblicata inizalmente da La Verità. La ferita sarebbe stata inferta mentre i due erano a Sanremo. L’ex ministro ha prodotto le immagini, ha depositato una denuncia, è stato interrogato. La Boccia invece aspetta, non è stata ancora ascoltata in procura, quindi, dice lei, al momento preferisce tacere.

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