Siamo appena a metà stagione e la Real Normanna ha già centrato due obiettivi su tre. Ha vinto il campionato della tifoseria e quello della solidarietà. Il terzo, raggiungere i playoff del girone A di Eccellenza, è a un passo e sicuramente alla portata di una squadra molto competitiva sul piano tecnico e tattico, allestita con enormi sacrifici economici e vera passione dal nuovo asset societario che ruota attorno al presidente Enzo Del Villano e al presidente onorario Mimmo Diana. Per volta pagina e risalire la china, dopo l’ultimo annus horribilis, il peggiore della storia del calcio aversano, serviva una forte ventata di aria fresca, c’era bisogno di persone perbene e competenti, era indispensabile una dirigenza di qualità, votata al sacrificio e all’impegno. Del Villano ha accettato la sfida senza remore tuffandosi in un’impresa all’apparenza impossibile. Diana lo ha affiancato con la serietà che lo contraddistingue. Un tandem perfetto. Una coppia simbiotica con le idee chiare. Non è un caso se il primo obiettivo societario è sempre stato quello di riportare i tifosi al Bisceglia. Per mesi lo stadio è rimasto deserto per le figuracce sul campo e in qualche caso anche fuori. Partite senza storia perse per 7-8 a zero. Fino al ritiro della la squadra dal campionato. Una Caporetto.
Poi è arrivato il patron Del Villano. Da uomo di sport ha compreso subito che il primo traguardo da tagliare era quello di riportare entusiasmo in una tifoseria giustamente delusa e rassegnata. Domenica scorsa, in occasione della “Giornata Granata”, al Bisceglia sono accorsi duemila supporter con sciarpe, bandiere e foulard. Uno spettacolo meraviglioso, inimmaginabile appena 4 mesi fa. La Real Normanna ha vinto il campionato della tifoseria. Primo obiettivo stagionale raggiunto con ampio anticipo. La “Giornata Granata” è stata anche uno straordinario momento di solidarietà. Prima della gara con la capolista Afragolese, terminata 0-0, c’è stata una splendida iniziativa di sensibilizzazione con l’Unicef. Assieme ai calciatori sul terreno di gioco sono scesi anche i bambini con la casacca dello United Nations International Children’s Emergency Fund (Fondo internazionale di emergenza per l’infanzia delle Nazioni Unite). Presente il presidente regionale Emilia Narciso, da anni attivamente impegnata per la tutela dei diritti dei bambini meno fortunati. La numero uno dell’Unicef Campania snocciola i “numeri” drammatici di un’emergenza mondiale. “Sono 149 milioni i bambini che soffrono di malnutrizione cronica e 45 milioni di malnutrizione acuta”, ha dichiarato Narciso prima dell’inizio del match. E ha aggiunto: “Ringrazio la Real Normanna che ha deciso di scendere in campo anche per i diritti” (link in basso). Al suo fianco Del Villano e Diana. L’iniziativa è stata il secondo appuntamento di “Sentire il Natale”, evento promosso dall’Unicef, dall’Università Federico II e dal reparto di Audiologia del secondo Policlinico di Napoli. Quando i bambini hanno fatto il loro ingresso sul manto verde Del Villano e Diana erano visibilmente emozionati e commossi. Hanno raggiunto il secondo obiettivo stagionale: vincere il campionato della solidarietà. Per il presidente e il presidente onorario il calcio è veicolo di aggregazione sociale e culturale, strumento di sensibilizzazione e volano per la crescita del territorio.
Il 2025 sarà l’anno per fare il tris. Raggiungere i playoff nel girone più ostico dell’Eccellenza. Per finire in bellezza la società ha fatto un ulteriore sforzo economico per portare nella rosa pezzi da novanta come Demiro Pozzebon e Cristian Orefice. Nella lotta playoff sono impegnate squadre toste come Nola, Real Forio, Ercolanese e Gladiator. Non sarà facile. Ma la Real Normanna è attrezzata per competere ad altissimi livelli. Nella gara con l’Afragolese ha dimostrato ancora una volta di essere molto competitiva. Solo un palo e una traversa hanno impedito di battere la capolista confermando che i granata non hanno nulla da invidiare ai primi della classe. Attenzione, però. Per raggiungere una meta non bisogna mai dimenticare da dove si è partiti. Il patron Del Villano è partito dalle macerie, dal sottosuolo. E ha posto pilastri solidi per far rivivere il calcio aversano ormai morto e sepolto. Se poi arriverà la qualificazione ai playoff e il distacco dall’Afragolese si accorcerà il 2025 potrebbe diventare un anno da ricordare per lo sport normanno. Intanto la Real Normanna vive e lotta insieme a noi. Ed è già un successo.
Mario De Michele
IL LINK DELLA VIDEO INTERVISTA AD EMILIA NARCISO
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