Immobiliare Dani e Daniela Santanchè hanno ceduto il 75% di Athena Pubblicità, azionista di controllo di Visibilia Editore, a Wip. Lo comunica Visibilia editore con una nota su richiesta e per conto di Athena pubblicità e Wip finance ma senza dettagli sul prezzo. La ministra del Turismo del governo Meloni è coinvolta in diverse indagini legate alle sue attività imprenditoriali, in particolare quelle che riguardano proprio il gruppo Visibilia, società quotata in borsa che tra le altre cose pubblica settimanali e mensili (tra cui Novella 2000) e di cui Santanchè è stata in consiglio d’amministrazione fino a gennaio 2022. Immobiliare Dani e Daniela Santanchè, titolari di una partecipazione complessiva pari al 75% del capitale sociale di Athena Pubblicità (azionista di controllo della quotata Visibilia Editore Spa) hanno sottoscritto un contratto preliminare di compravendita per la cessione della partecipazione in favore della società svizzera Wip. Il closing avrà luogo entro il 31 marzo 2025.
La catena è questa, spiega Radiocor: la società Immobiliare Dani Srl fa riferimento sempre alla ministra del Turismo. Tramite questa, la senatrice di FdI controlla il 75% di Athena Pubblicità (dove come socia figura anche la giornalista Paola Ferrari attraverso la Alevi Srl). Athena è l’azienda che, avendo sottoscritto il recente aumento di capitale, controlla la quotata Visibilia Editore Spa. Il 75% di Athena, e quindi Visibilia, è stato ora venduto a Wip Finance. Di chi si tratta? È una società di diritto svizzero con sede a Lugano autorizzata dall’autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) a operare nel wealth management, attraverso consulenza finanziaria, gestione patrimoniale e attività di investimento in strumenti finanziari, nonché in società quotate e non (in base alla legge federale sugli istituti finanziari e sotto la vigilanza della società anonima svizzera di vigilanza).
La Procura di Milano ha accusato Santanchè di truffa aggravata per l’uso improprio della cassa integrazione durante il periodo Covid. Secondo l’accusa, tra il 2020 e il 2022, Visibilia avrebbe richiesto e ottenuto circa 126 mila euro per 13 dipendenti, i quali avrebbero continuato a lavorare nonostante fossero ufficialmente in cassa integrazione. Insieme a Santanchè, sono indagati il suo compagno, Dimitri Kunz D’Asburgo, e il responsabile della tesoreria del gruppo, Paolo Giuseppe Concordia. Un’altra indagine riguarda il presunto falso in bilancio nelle società del gruppo Visibilia. La Procura di Milano ha chiuso l’inchiesta, indagando Santanchè e altri 16 soggetti per gravi irregolarità nella gestione finanziaria delle aziende. Tra gli indagati figurano anche la sorella di Santanchè e il suo compagno.