Una condanna a sei anni di reclusione per violenza sessuale e l’assoluzione per gli altri venticinque imputati al processo per la cosiddetta psico-setta delle bestie di Cerano, nel Novarese: la sentenza è stata pronunciata oggi in Corte d’assise a Novara. Alla lettura, due delle tre ragazze che avevano raccontato il clima nella villetta nei boschi del Ticino sono scoppiate in lacrime. La violenza sessuale risale alla primavera del 2012 e il processo, a porte chiuse, era partito a febbraio 2023, dalla denuncia di una donna, all’epoca dei fatti minorenne. Alcuni dei reati sono andati in prescrizione, per altri il fatto non sussiste.

Già durante l’arringa i difensori dei 26 imputati avevano chiesto l’assoluzione nella sua forma più ampia dalle accuse del processo costruito su migliaia di pagine di documenti e testimonianze, a partire da quella di Giulia, la trentaseienne oggi abitante nel Cuneese che nel 2020 aveva denunciato alla polizia un mondo nascosto fatto di incontri sessuali aperti, presunti abusi e torture, in un casolare nei boschi di Cerano ritenuto base logistica del gruppo, e in numerosi altri appartamenti fra Milano, Vigevano e Rapallo.

La riduzione in schiavitù secondo i difensori è un tentativo della procura di contestare il vecchio reato di plagio nonostante le modifiche del codice: “La schiavitù, la soggezione, è ben altra cosa: nel gruppo di cui parliamo c’era piena libertà di azione e movimento”. Al processo in effetti è venuto a mancare il leader, l’erborista Gianni Guidi conosciuto come “Il dottore”, come si faceva chiamare, deceduto lo scorso anno durante il processo. Era “lui”, 77 anni, novarese, il capo che “decide tutto”, riportavano le carte dell’inchiesta. “Lui” sceglie chi puoi frequentare, dove puoi lavorare. “Lui” sceglie quali ragazze devono farlo divertire. “Lui” sceglie se puoi o non puoi frequentare i nostri “luoghi fatati”. “Lui” è “Lui””. Il nome non poteva essere pronunciato “non ci è concesso”. La maggior parte delle violenze sessuali contestate poi sono prescritte essendo risalenti agli anni Novanta.

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