Antonino Santillo

Per la maggioranza si avvicina un altro banco di prova decisivo. Salvo sorprese, il 15 aprile si terrà l’assise sul bilancio di previsione 2025-2027. Per prevenire scivoloni Antonino Santillo ha chiamato a raccolta nella serata di oggi i suoi supporter. Dopo aver perso già 5 pezzi, con il passaggio all’opposizione di Nicola Margarita, Antonio Sorvillo, Imma Liguori, Giovanna Migliore e Mena Capasso, il sindaco non può permettersi il lusso di registrare altre defezioni. Al momento la maggioranza conta sull’appoggio di 11 consiglieri, più la fascia tricolore. Nella squadra di governo però coesistono posizioni diversificate. Pasquale Lamberti appoggia Santillo e company da indipendente senza essere organico al nuovo assetto di potere, infatti non ha partecipato alla spartizione delle poltrone in giunta. Posti che si sono accaparrati Giuseppe Massaro e Ciro Palladino. Il presidente del civico consesso ha piazzato nell’esecutivo l’aversano Luigi Macchia, mentre il consigliere indipendente ha indicato la nolana Elvira Caccavale.

Giuseppe Massaro

La “nuova” maggioranza è chiaramente a trazione Massaro. All’indomani della rottura con Orta al Centro, il timoniere del consiglio comunale ha assunto un ruolo politico centrale, determinante. C’è lui, è fatto notorio e incontrovertibile, dietro al neonato gruppo formato da Tiziana Dirasco, Raffaele Lampano e Gennaro Colella. C’è lui, è inconfutabile e facilmente dimostrabile, dietro l’approdo di Pasquale Della Valle al comune come funzionario a scavalco del settore economico-finanziario. C’è lui, negarlo sarebbe ridicolo, a fare da ago della bilancia della “fase 2” dell’amministrazione Santillo. Se Massaro si lamenta per la pubblicazione delle sue foto sugli organi di informazione, forse per il timore di finire in qualche black list, è un problema suo. Chi fa politica è ovviamente esposto sul piano mediatico. Non può scaricare le colpe su Italia Notizie o sugli esponenti della minoranza. Ma soprattutto non può assumere atteggiamenti social e real poco istituzionali con aggressioni verbali e comportamenti prevaricatori nei confronti dei rappresentanti politici e consiliari dell’opposizione. È questione di civiltà e legalità. La battaglia politico-amministrativa deve restare nei binari della correttezza e del rispetto delle regole. Altrimenti si finisce in altre sedi, deputate a giudicare atti e fatti a vario titolo. Da parte nostra ci siamo già premuniti. D’ora in poi risponderemo agli attacchi minatori personali e professionali rivolgendoci puntualmente alle autorità competenti per denunciare lo sciacallaggio orchestrato a tavolino dai soliti noti. Stia sereno qualche fratellino esagitato. Ci vedremo nelle sedi opportune. È inutile rimarcare che non ci fermeranno. Abbiamo le spalle larghe. Continueremo con più forza di prima nel nostro ruolo di cane da guardia del potere. È il compito dell’informazione libera. Amen.

Antonio Chianese e Francesco Lettieri

In vista dell’assemblea consiliare del 15 aprile i numeri per l’approvazione del bilancio ci sono. Almeno sulla carta. C’è qualche dubbio sul sì di Colella, ma dovrebbero essere rientrati i mal di pancia di Francesco Lettieri e Antonio Chianese. Granitico il gruppo ex Coraggio: Nicola Russo, Anna Cirillo e Raffaella D’Ambrosio voteranno a favore. Lo strumento contabile sarà quindi varato. Ed è giusto così. Santillo e il team di governo hanno il diritto-dovere di andare avanti. Spetta a loro dimostrare di amministrare davvero per “il bene di Orta di Atella” e non per interessi di bottega o per tirare a campare. E spetta ai cittadini l’ultimo giudizio sull’operato del sindaco, della giunta e della “nuova” maggioranza. Il nostro auspicio è che la consiliatura duri fino alla fine, che arrivi al 2028. Un’amministrazione così stimolante dal punto di vista giornalistico non ci capiterà più. Forza Santillo, dunque. Per serrare le fila la fascia tricolore e Massaro si attiveranno per inserire all’ordine del giorno dell’assise anche altri punti, tra cui la nomina dei “nuovi” componenti della commissione Vigilanza e di quella Statuto e Garanzie. Quest’ultima non sarà più guidata da Margarita perché l’esponente della minoranza ha il difetto di disturbare i manovratori. Quindi, come annunciato dal sindaco, sarà fatto fuori. Recentemente ha avuto l’ardire di accusare la maggioranza per la mancata apertura del bocciodromo. Non si doveva permettere.

All’odg potrebbe esserci anche la modifica dello Statuto comunale per consentire la distribuzione dei pani e dei pesci tra i consiglieri, bramosi di incassare le deleghe di studio sui vari settori amministrativi, forse inconsapevoli del fatto che tale attività già rientra nelle prerogative dei membri dell’assise. Una veloce lettura del Tuel non sarebbe male. Più tortuoso l’approdo nel prossimo civico consesso della modifica urbanistica delle zone E, quelle a destinazione agricola. Qualche consigliere di maggioranza spinge per discuterne subito, il sindaco vorrebbe rimandare l’approvazione della modifica a dopo il varo del bilancio per avere un maggiore potere contrattuale: “Tu mi voti il bilancio, poi io ti modifico le zone E”. Ma potrebbe essere una mossa astuta per impedire l’attuazione di un progetto in scadenza a fine aprile. I consiglieri interessati si fideranno di Santillo? Di solito fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio.

Mario De Michele

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