L’intelligence americano ha potuto sventare l’attentato che al Qaeda voleva compiere in occasione del primo anniversario della morte di Osama bin Laden grazie ad un’operazione congiunta con i servizi sauditi e yemeniti e l’opera di un infiltrato che ha finto di essere pronto ad un’azione suicida.
Sono questi i dettagli dell’operazione che stanno emergendo nelle dichiarazioni rilasciate ai media Usa all’indomani dell’annuncio della clamorosa operazione che ha portato al sequestro di un ordigno, che sarebbe dovuto essere collocato nella biancheria intima dell’attentatore che si sarebbe poi imbarcato su un volo di linea. Sarebbero stati in particolare i sauditi a svolgere un ruolo importante nell’infiltrazione nelle cellule di al qaeda nella penisola arabica, che ha portato poi ad una complessa operazione di intelligence con la Cia che ha seguito per settimane le peripezie dell’ordigno fino a poi far scattare un raid con i droni che ha portato alla morte dei partecipanti al complotto e al sequestro di quella che sarebbe potuta essere una nuova ‘underwear bomb’.