Quando il gioco si fa duro… parla il capitano. Paolo Cannavaro sfodera tutto il suo ottimismo in vista della gara che concluderà la stagione, la finale di Coppa Italia di domenica prossima all’Olimpico contro la Juventus, ma é ben consapevole delle difficoltà che il Napoli incontrerà nell’affrontare i neo campioni d’Italia.
“Domenica – dice ai microfoni di Radio Marte – serve la partita perfetta”. Il capitano ha quasi del tutto assorbito la contusione al costato rimediata domenica scorsa nella partita contro l’Ascoli e, dunque, sarà regolarmente in campo. “Domenica – spiega il capitano – daremo tutto. Per noi è un appuntamento importante, sarà un match che fa storia a sé e chi riuscirà a giocare meglio porterà a casa la Coppa”. Cannavaro è abituato a mille battaglie e nulla, in termini di ambiente, lo può spaventare. Tuttavia quella di domenica sera sarà un’emozione forte anche per lui. “L’Olimpico – ammette – sarà uno spettacolo e poter giocare un evento simile accrescerà ulteriormente la nostra esperienza. Sappiamo che la Juventus è forte e che quest’anno ha strameritato il campionato. Si dice che l’appetito vien mangiando ma noi abbiamo fame di vittoria. Questa è una Coppa che a Napoli manca da venticinque anni e noi vogliamo regalare al popolo azzurro questa gioia, sarebbe stupendo”. Il capitano, dunque, ci sarà. “Sto smaltendo la botta al costato – racconta – Domenica scorsa avvertii così tanto dolore che mi mancò il respiro. Ma ora sto meglio, sto assorbendo il colpo e voglio esserci a questo appuntamento speciale. Quest’anno abbiamo speso tanto, abbiamo giocato cinquanta partite ed abbiamo consumato energie fisiche e mentali. Ma questa settimana ci è servita a ricaricarci e poi ci sarà la spinta della città che ci darà la carica massima per affrontare al meglio la finale”. Il bilancio di stagione non è ancora definitivo, il Napoli ha perso in extremis la qualificazione al turno preliminare di Champions, ma ha anche già conquistato quella in Europa League, a prescindere da come andrà a finire domenica. “Come ha detto il presidente – dice Cannavaro – questa rappresenta un’altra stagione straordinaria. Va considerata la bellissima avventura di Champions League ed il conseguimento dell’Europa League. Abbiamo provato fino all’ultimo la rimonta per il terzo posto, ma dobbiamo essere fieri di aver centrato ancora l’obiettivo internazionale. A Napoli erano anni che non si giocava su palcoscenici europei e poterlo fare per il terzo anno consecutivo è un orgoglio per noi. L’Europa League non va certamente sminuita”. La gente di Napoli si aspetta la conquista del primo trofeo dell’era De Laurentiis. L’ultimo capitano napoletano ad alzare una Coppa Italia al cielo fu Antonio Juliano nel 1976, 36 anni fa. “Si, lo so – commenta Cannavaro – e lo ammiro tanto. So cosa significa essere il capitano del Napoli. Io al San Paolo ho vissuto tutta la vita sin da bambino. Ho fatto il raccattapalle, il tifoso, il giocatore, il capitano, sono stato fischiato, applaudito, ho pianto ed ho gioito. Napoli è tutto per me e sarebbe splendido poter emulare le gesta dei napoletani che hanno vinto. Per ora però non ci penso – conclude – sto vivendo serenamente questa vigilia, ma certamente domenica quando scenderò in campo sentirò un’emozione fortissima…”.