NAPOLI – Dopo tredici anni di chiusura, domani sarà restituito a turisti e cittadini la Sala Carlo Filangieri del Museo Civico Gaetano Filangieri di Napoli. L’inaugurazione, organizzata nell’ambito del “Maggio dei Monumenti” è prevista alle 11 nella chiesa di San Severo al Pendino, alla presenza del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, dell’assessore regionale alla promozione culturale – Musei e Biblioteche, Caterina Miraglia, del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dell’assessore comunale alla cultura e al turismo, Antonella Di Nocera, del soprintendente speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale e della città di Napoli, Fabrizio Vona, e del direttore del Museo, Gianpaolo Leonetti.

Nel corso della cerimonia verranno dischiuse le porte di palazzo Como, la cui facciata è un raro esempio di architettura rinascimentale napoletana, sede del Museo dal 1888. Nato dall’appassionato e variegato collezionismo del suo fondatore Gaetano Filangieri, principe di Satriano, e dalla ferma consapevolezza della funzione sociale della cultura, il Museo conserva un ampio repertorio della civiltà artistica non soltanto napoletana. Alle maioliche e porcellane, vetri, avori, armi e armature, medaglie, busti in marmo, terracotta e bronzo si affianca una ricca collezione di dipinti dal XV al XIX secolo, con la significativa presenza dei maggiori interpreti del barocco napoletano, come Battistello, Ribera, Vaccaro e Giordano. Di grande impatto scenografico – rileva una nota – è l’ambiente della biblioteca del principe, in cui si conservano manoscritti dal XIII al XIX secolo, oltre all’archivio storico contenente il carteggio tra Gaetano Filangieri senior e Benjamin Franklin, e che si affaccia sull’elegante Sala Agata. Grazie alla sensibilità ed al sostegno concreto offerto dall’Assessorato Regionale alla Promozione Culturale, Musei e Biblioteche, attraverso lo stanziamento di fondi anche straordinari, la città di Napoli può finalmente riappropriarsi di una prestigiosa istituzione culturale. L’inaugurazione – conclude la nota – costituisce per tutto il centro storico, già riconosciuto patrimonio universale dell’Umanità dall’UNESCO, l’opportunità di ampliare l’offerta turistico-culturale volta alla promozione e valorizzazione del territorio.

 

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