‘Una grande manifestazione alla Mostra d’Oltremare a Napoli il 9 giugno per rimettere in discussione il rapporto tra Italia e Euro se non verra’ garantito il diritto ad un referendum popolare sul fiscal compact; il lancio di una petizione popolare al Parlamento per il varo di una legge costituzionale
sulla ratifica dei trattati europei; stop alla politica delle alleanze fini a se stesse e contestuale lancio di una proposta di programma nel nome della sovranita’ su cui cercare convergenze politiche; la volonta’ di individuare se possibile candidare Nello Musumeci alla guida della regione siciliana”. Sono questi i principali punti della relazione con cui Francesco Storace ha aperto oggi a Subiaco, presso il monastero dei benedettini, i lavori della direzione nazionale de La Destra che si concluderanno domani. ”Lo stesso rapporto con Pdl va messo in discussione e condizionato esclusivamente da eventuali obiettivi comuni di programma. Del resto, dal partito di Berlusconi in queste ore e’ venuta fuori una proposta partorita in una riunione frettolosa e che ha gia’ perso credibilita’: riforma presidenzialista la mattina e sfiducia costruttiva la sera prima non vanno esattamente d’accordo. Il presidenzialismo e’ ormai un obiettivo da inserire nel programma della prossima campagna elettorale, ponendo fine allo stucchevole gioco del cerino tra PD e PDL”. Storace auspica poi anche ”la correzione dell’espressione ‘casa dei moderati’: l’alternativa alla sinistra – spiega – si gioca sul terreno degli arrabbiati che non sopportano piu’ i riti di questa politica”Storace chiede quindi che si parli ai cittadini di ”obiettivi, programma, contenuti” e non di ”formule politiche. E proprio per questo occorre ragionare anche su quanto vale la pena di rinunciare alle nostre battaglie sociali restando nelle varie maggioranze locali. La Destra – spiega – deve puntare con decisione su 10 chiari obiettivi programmatici. Sono le ragioni della sovranita’ su cui chiedere consensi ai cittadini e che diventano il discrimine per qualunque ipotesi di collaborazione tra forze politiche diverse”. ”E’ anche evidente – prosegue – che dobbiamo preparare il partito alle sue responsabilita’. Con questa legge elettorale dovremo varare al piu’ presto le liste e raccogliere decine di migliaia di firme. Il varo delle liste, la cui proposta e’ affidata a me e al presidente dallo Statuto, potrebbe anche essere successiva a un meccanismo di elezioni primarie da varare con regolamento interno. Ma dobbiamo essere capaci anzitutto di lanciare un messaggio di rinnovamento interno e preannuncio che all’indomani dell’importantissima manifestazione di Napoli ampliero’ l’Ufficio Politico: devono entrare nuove aree geografiche, non basta solo il Lazio, piu’ donne, piu’ giovani, con un requisito: stare con noi dalla Costituente del 2007”. Ma c’e’ poi anche da organizzare ”l’offensiva al Nord con un grande corteo, se i dirigenti locali saranno in grado di indicare dove e quando, nel prossimo autunno. Infine, nella destra italiana c’e’ un soggetto a noi molto affine per contenuti, che non pare voler accettare di essere manovrato contro di noi. E’ la Fiamma Tricolore di Luca Romagnoli: in queste settimane ci siamo scambiati opinioni – conclude Storace – e credo che sia maturo il tempo per arrivare ad un percorso finalmente unitario”.