Riscuotevano le pensioni sociali di anzianita’ di parenti e conoscenti morti truffando l’Inps per un importo complessivo di circa 200.000 euro. Lo hanno scoperto i finanzieri del comando provinciale di Roma a Nettuno che, in distinte operazioni, hanno arrestato due persone e denunciato a piede libero altre quattro.
Gli accertamenti dei militari, grazie alla collaborazione dell’Inps di Pomezia, hanno svelato la realta’: vi era chi, presentatosi allo sportello, ritirava in contanti la pensione con la delega del titolare nel frattempo deceduto ed altri che invece ricevevano comodamente il vitalizio, con l’accredito su un conto corrente cointestato con l’avente diritto al trattamento previdenziale, di cui avevano omesso di comunicare il decesso. Due donne di Nettuno sono state sorprese in flagranza di reato e arrestate; altri quattro soggetti, due di Nettuno, uno di Anzio e uno di Roma, sono stati invece segnalati a piede libero alla Procura della Repubblica di Velletri per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Le singole posizioni degli autori delle truffe sono al vaglio dell’Autorita’ Giudiziaria, mentre l’Inps ha immediatamente sospeso il pagamento delle sei pensioni.