La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha avuto un colloquio telefonico con il leader di Nea Dimokratia, Antonis Samaras, a cui ha detto di attendersi che la Grecia rispetti ora gli obblighi europei. La telefonata della cancelliera al leader dei conservatori è stata poi confermata dal portavoce del governo di Berlino, Steffen Seibert,
in un messaggio twitter. L’euro schizza ai massimi da tre settimane sul dollaro dopo il voto in Grecia, che allontana lo spettro di un’uscita di Atene dall’Eurozona. La moneta unica, sul mercato australiano, sale nei confronti del biglietto verde a 1,2730. L’euro si rafforza anche nei confronti dello yen a 100,45. ”Siamo ancorati all’euro” afferma Antonis Samaras, il leader del partito vincente in Grecia, in un’intervista alla Cnbc. ”Mi sento sollevato. Gli investitori dovrebbe sentirsi rassicurati”. Un balzo che lascia ben sperare, anche se non spazza via l’incertezza sui mercati: il voto ha incoronato – secondo le proiezioni – il partito pro-euro Nea Dimokratia ma – avvertono gli analisti – la strada sara’ ancora lunga. Di certo l’esito del voto potrebbe dare una boccata d’ossigeno all’Europa e ai mercati nel breve termine, anche se non risolve i problemi. L’attenzione degli investitori e’ tutta sulla coalizione che il partito vincente riuscira’ a formare e questo potrebbe, dopo un’euforia iniziale, tradursi in una nuova incertezza per i mercati. E anche una volta formato il governo – affermano gli analisti – le sfide sono molte, e fra queste il confronto con la Troika sul piano di salvataggio, in un contesto in cui il nuovo governo rischia una crisi di liquidita’ in poche settimane. La vittoria del partito pro-euro non fermera’ – riporta il Wall Street Journal – la corsa ai titoli di stato americano, che continuano a essere considerati sicuri. Il voto potrebbe avere come impatto quello di un rallentamento della domanda ma si tratterebbe di un fattore solo momentaneo. ”C’e’ cosi’ tanta incertezza sulla possibilita’ che una coalizione solida possa essere formata – spiega Simon Smith, capo economista di FXPro GRoup, societa’ di trading sui cambi di Londra – che i mercati continueranno a essere scettici. E’ ancora lunga la strada per la Grecia, siamo ancora pessimisti sull’euro”. Un concetto sposato anche da John Silvia di Wells Fargo, secondo il quale ”la strada per l’Europa e’ ancora lunga e, per la Grecia, lunghissima”. Il voto ”per ora e’ positivo per i mercati, le valute a rischio stanno aprendo in rialzo” afferma invece Imre Speizer di WerstPac, sottolineando che ”la Nuova Democrazia e’ al primo posto ma non sappiamo come si evolvera’ la coalizione, per questo restano incertezze e i guadagni potrebbero essere limitati”. Una nota confortante arriva comunque da Societe Generale. Il voto ‘pro-euro’ scaturito dalle urne della Grecia potrebbe rappresentare un duro colpo alla speculazione, spegnendo i fuochi che si stavano ora alimentando su Spagna e Italia. ”Dovrebbe calare il premio che arriva dai titoli di debito a rischio, anche se potrebbero essere operazioni di copertura su posizioni sul dollaro e su titoli di Stato che si sono verificate ultimamente sui mercati tedeschi e svizzeri”.