“Le imprese sono preparate ad avere un ruolo attivo nella lotta contro la corruzione”: lo ha sottolineato il presidente dell’Eni, Giuseppe Recchi, nel suo intervento al Business Forum B20 nell’ambito del vertice del G20 in corso nella Baja California, in Messico. Recchi ha sottolineato l’impegno comune nella lotta contro la corruzione,

mettendo in evidenza l’importanza di un’armonizzazione delle politiche anti-corruzione. “Nella lotta alla corruzione – ha detto – e’ importante creare un quadro internazionale e uniforme di regole, creando le condizioni con le quali le societa’ siano non solo per loro scelta ma anche per loro convenienza indotte a trovare una cooperazione pro-attiva verso i regolatori”. A giudizio del presidente dell’Eni, sono tre le azioni in particolare significative che andrebbero attuate: “Introdurre un chiaro e concreto sistema secondo un principio di indulgenza per quelle imprese che autodenunciano casi di corruzione e che collaborano con le autorita’ nella fase investigativa”. Non solo, ma la terza azione dovrebbe porsi come obiettivo quello di “un’unica regolamentazione per indirizzare le molteplici giurisdizioni” in materia; infine, andrebbero sviluppate regole nazionali e giudiziarie per rafforzare il principio del “Ne bis in idem”, non due volte per la stessa cosa.

 

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