“Siamo contro il governo Monti e le politiche appoggiate anche dall’Udc di Casini proprio sulla questione del lavoro. L’unico partito che in Parlamento ha fatto le battaglie su questo siamo stati noi”. Così il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, risponde in un’intervista al settimanale “Left”. “Sull’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori a ottobre raccoglieremo – sottolinea il leader dell’Idv – le firme per un referendum per abrogare la legge Fornero.

I nostri provvedimenti saranno a favore dei lavoratori: intanto abrogando le 46 forme di contratto precario. Poi serve lavoro per chi non ce l’ha: reddito minimo garantito, nuovo welfare per i giovani, un contratto unico di apprendistato. E gli esodati entro il 31 dicembre 2011 vanno in pensione con le vecchie regole”. “Ma le nostre proposte – sottolinea l’ex pm – riguardano anche gli imprenditori, perché non ci può essere lavoro senza impresa. Ma l’impresa deve essere onesta: parteciperanno alle gare pubbliche solo gli imprenditori che non hanno avuto precedenti penali. Poi proponiamo la riduzione della pressione fiscale per le azienda che investono in Italia e creano posti di lavoro a tempo indeterminato, che è il nostro obiettivo”. “L’evasione fiscale – dice infine Di Pietro – va contrastata. Lo si può fare in due modi: incentivando chi dichiara e punendo chi evade. Non vi è dubbio che l’IdV è per la punizione degli evasori, ma dev’essere possibile anche scaricare tutto ciò che rientra nelle spese d’impresa. Anche i singoli cittadini nella dichiarazione potranno detrarre quanto da loro speso pagando l’Iva: una volta che si paga una tassa non deve essere ritassata. La famiglia che ha pagato l’artigiano deve chiedere la fattura perché la può scaricare. Non possiamo solo punire ma anche rendere conveniente non evadere”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui