NAPOLI – Tra i primati negativi che la Campania non riesce a scrollarsi di dosso questo è sicuramente tra i più pesanti. E lo è nel senso stretto della parola. I cittadini campani, infatti, si confermano tra i più grassi d’Italia e si tengono così stretti un record negativo che hanno conquistato già un po’ di tempo fa. E va particolarmente male con i giovani: circa uno su due in sovrappeso. A leggere i dati sembra di trovarsi di fronte a una enorme epidemia.
Circa 2,8 milioni di persone sono affette da problemi di peso, quasi la metà dell’intera popolazione. Più di 700.000 sono i cittadini obesi e oltre 2 milioni i soggetti in sovrappeso. E non solo. Il quadro peggiora con le stime sulle nuove generazioni: secondo recenti studi, infatti, più del 40% dei giovani risulta in sovrappeso o è addirittura obeso. Nel dettaglio il 28% degli adolescenti è sovrappeso e il 21% è addirittura obeso. L’impatto sui costi sociali nel Paese che ha questa patologia della quale sono affette quasi 22 milioni di soggetti é elevatissimo. Venticinque miliardi di euro all’anno più, con i costi indiretti – morti premature, riduzione della produttività lavorativa, assenza dal lavoro, sussidi pensionistici, disoccupazione, ecc. – si arriva a cifre vicine ai 65-70 miliardi di euro annui. In più sono tante e pericolose le patologie legate al peso in eccesso come diabete, insufficienza cardiaca, ipertensione, fiato corto. Anche per questo, oggi al IV meeting di Endocrinologia presieduto da Annamaria Colao, è stata avanzata la proposta di creare a Napoli una Task Force di specialisti per il trattamento dell’obesità. “Politica e medicina devono continuare a realizzare progetti cosé importanti – dice il presidente della commissione regionale Sanità, Michele Schiano Di Visconti – solo un approccio sinergico potrà fornire una soluzione concreta a una patologia così complessa”. “Uno degli obiettivi principali nella lotta l’obesità – dice la Colao – è favorire la realizzazione di una rete sanitaria regionale che possa stimolare una sinergia tra tutti gli specialisti del settore che operano sul territorio. Solo attraverso una gestione integrata e multidisciplinare del paziente obeso sarà possibile indicare la terapia d’intervento più indicata, soprattutto per i casi di obesità più estremi”. A quanto pare, l’obesità è un problema soprattutto meridionale. “Insieme a Sicilia, Basilicata, Abruzzo e Molise, la Campania è una delle Regioni caratterizzate da un’elevata concentrazione di persone obese e in sovrappeso” dice Tiziana Spinosa dell’Agenzia regionale sanitaria Regione Campania. “Qui si registra anche il triste primato dell’obesità infantile e dell’obesità grave” aggiunge Pietro Forestieri, presidente emerito della Società italiana di chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche. “L’obesità – dice il presidente della sezione Campania della Società italiana obesità, Fabrizio Pasanisi – è una malattia cronica e richiede un trattamento che accompagni il paziente per tutto il corso della vita”.