Un tribunale del Kerala, nel sud dell’India, dove e’ in corso il processo a carico dei due maro’ Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ha respinto la richiesta della difesa di tradurre gli atti processuali dall’inglese all’italiano. La decisione e’ stata comunicata nella seduta di oggi del dibattimento dove sono comparsi i due fucilieri giunti dalla citta’ portuale di Kochi dove si trovano in liberta’ vigilata.

Per il team italiano e’ stata una doccia fredda. In un duro comunicato il ministero della Difesa esprime disappunto per la scelta che ”va contro il diritto universalmente riconosciuto di poter aver accesso agli atti processuali tradotti nella lingua degli imputati. Viene cos impedito il legittimo esercizio alla difesa da parte di Latorre e Girone: principio base di ogni Stato di diritto”. La richiesta era stata reiterata una settimana fa dal legale Rajendran Nair dopo che il giudice del tribunale di Kollam non si era pronunciato sull’argomento nonostante la lista di quattro interpreti-traduttori presentata nell’udienza preliminare del 18 giugno. I giudici hanno giustificato il diniego precisando che i legali di Latorre e Girone (che sanno solo l’italiano) conoscono l’inglese, lingua usata dalla giustizia indiana, e anche il malayalam, l’idioma del Kerala. Hanno inoltre citato a loro favore una precedenza sentenza di un altro tribunale del Tamil Nadu. La seduta e’ stata quindi aggiornata di una settimana al 25 luglio. Tuttavia, secondo quanto annunciato dallo stesso ministero della Difesa, la richiesta di traduzione sara’ avanzata alla Corte Suprema di New Delhi, il massimo organo giudiziario indiano, dove tra due giorni e’ prevista una audizione in merito al ricorso sull’applicabilita’ delle leggi indiane al caso dei due maro’. A questo proposito, il sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura ha ribadito oggi che l’incidente della Enrica Lexie rientra nell’ambito del diritto internazionale e che i due maro’ devono essere processati in Italia. Lo ha fatto commentando l’uccisione di un pescatore del Tamil Nadu e il ferimento di altri tre ieri al largo di Dubai da parte di militari Usa a bordo di una nave cisterna della Quinta Flotta in servizio nel Golfo Persico. Il governo indiano ha subito attivato tutti i canali diplomatici e ha chiesto oggi di fare piena luce sull’accaduto sia agli Usa che gli Emirati Arabi Uniti. ”Come abbiamo sempre sostenuto, incidenti come questo – ha detto de Mistura – possono capitare a chiunque. Questa e’ una triste occasione per ricordare a New Delhi che deve essere applicato il diritto internazionale e che i militari italiani vanno giudicati a casa loro”.

 

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