NAPOLI – Mercoledì 25 luglio, alle ore 10, il Consiglio comunale discuterà la delibera consiliare, presentata dal Vice Presidente Elena Coccia (Federazione della Sinistra), per il riconoscimento simbolico della cittadinanza italiana a bambini stranieri nati a Napoli.


La delibera si inserisce nella prospettiva di una revisione organica del diritto di cittadinanza come attualmente declinato dall’ordinamento giuridico italiano, basato sullo ius sanguinis, che vincola il riconoscimento della cittadinanza a determinate condizioni legate allo status giuridico dei genitori e non al luogo di nascita. Gli immigrati di seconda generazione rischiano, al compimento dei diciotto anni, di diventare «clandestini» o nel migliore di casi «apolidi». Si tratta di ragazzi nati a Napoli, che studiano nella nostra città e parlano la nostra lingua, non registrati in Italia né nei paesi d’origine dei propri genitori. Perciò, per essere riconosciuti cittadini italiani, devono sottoporsi a un iter burocratico lungo e complesso, con conseguenti problemi di inserimento sociale e d’identità. Il diritto alla cittadinanza nel paese in cui si nasce è riconosciuto in molti stati, tra cui gli Stati Uniti e la Francia. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in recenti dichiarazioni ha auspicato il passaggio a un diritto di cittadinanza fondato sullo ius soli al fine di valorizzare quella «linfa vitale», costituita dagli immigrati, di cui l’Italia ha bisogno. Alla seduta sono state invitate a partecipare associazioni, comunità e singoli che da anni lavorano sul territorio a favore dell’integrazione e per i diritti dei migranti e dei minori.

 

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