Anche le suore di clausura di Bergamo hanno firmato il referendum abrogativo per tagliare le indennità ai parlamentari. Nei giorni scorsi una delle religiose del monastero “Matris Domini” di Bergamo ha telefonato al Comune chiedendo ai funzionari di poter ricevere i moduli per sostenere la petizione.
Da palazzo Frizzoni, sede del Comune di Bergamo, non hanno fatto attendere le suore: un funzionario si è infatti subito recato al monastero di via Locatelli, in centro a Bergamo, e ha consegnato alle religiose la documentazione per poter sottoscrivere la petizione. Lo scrive il quotidiano on line Bergamonews.it. L’iniziativa contro gli stipendi di senatori e deputati ha dunque raggiunto e superato anche le mura del monastero “Matris Domini”: la documentazione compilata dalle religiose è stata poi riportata in municipio dallo stesso funzionario. Un referendum, quello contro le indennità dei parlamentari, proposto dall’Unione Popolare e del quale hanno forse parlato pochi organi di stampa in questo ultimo periodo, ma che non è comunque sfuggito alle monache di clausura di Bergamo. Che, da oltre la grata, hanno spiegato alla testata internet: “Non vogliamo clamori, ci siamo informate, abbiamo discusso tra noi, valutato il da farsi e cos abbiamo aderito a questa raccolta firme per i prossimi referendum”.