E’ possibile prendere il controllo del cervello di una scimmia usando degli impulsi luminosi: la luce pilota il comportamento animale attivando specifiche cellule nervose in cui sono inseriti geni che producono proteine fotosensibili. La scoperta, che apre la strada a nuovi trattamenti per molti disturbi neurologici come il Parkinson e la depressione, si deve alla collaborazione tra il Massachusetts Institute of Technology (Mit), Harvard e l’universita’ belga di Leuven.
L’esperimento sulle scimmie, illustrato sulla rivista Current Biology, e’ stato eseguito grazie a una innovativa tecnica che unisce l’uso della luce alla manipolazione genetica, chiamata ‘optogenetica’. Questa metodologia permette di rendere i neuroni sensibili alla luce inserendo nel loro Dna alcuni geni fotosensibili prelevati da particolari microrganismi. Finora la tecnica era stata testata con successo solo negli invertebrati e nei roditori, ma in questo studio si dimostra invece che grazie a degli impulsi di luce blu e’ possibile controllare in modo estremamente preciso anche il cervello piu’ complesso dei primati. Nell’esperimento, in particolare, sono stati attivati i neuroni della regione cerebrale che controlla i movimenti oculari, e gli impulsi di luce blu hanno permesso di indurre dei sottili cambiamenti nel movimento degli occhi degli animali. La tecnica sara’ molto utile per studiare come le diverse aree del cervello controllano il comportamento, ma potra’ avere importanti implicazioni anche per il trattamento di disturbi neurologici come il Parkinson, la depressione, i disturbi ossessivo-compulsivi e le dipendenze.