di Mario De Michele
Che faccia tosta. Mentre fioccano le polemiche sul Festival della solidarietà, organizzato dall’ospedale civile di Caserta e “ribattezzato” Festival degli sprechi (sono stati spesi 160mila euro), il cosentiniano di ferro Michele Izzo, direttore dell’Unità operativa complessa Comunicazione e Marketing,
ha fatto pervenire agli organi di informazione un comunicato stampa da scompisciarsi dalle risate. “Si ringraziano – recita un passo della nota – tutti coloro che si sono adoperati per conseguire il brillante successo del Festival della Solidarieta’- ‘’Dona un Sorriso’’, con il quale e’ stato possibile istituire un Fondo di Solidarieta’ per l’acquisto di innovative attrezzature tecnologiche destinate ai pazienti pediatrici, oncologici e cardiopatici. Gli obiettivi prefissati dall’Azienda Ospedaliera sono stati pienamenti conseguiti”.
A parte gli errori di grammatica e ortografia (“è” verbo si scrive accentata e non apostrofata e “pienamenti” si scrive in italiano “pienamente”), quello che più ci indigna è l’indecorosa “nonchalance” con cui Izzo, fedelissimo di Cosentino, glissa (volutamente) su un aspetto essenziale della manifestazione: quanti fondi sono stati raccolti? A fronte di una spesa di 160mila euro (per organizzare cinque serate), quanto è stato incassato?
Il fidato e fido collaboratore, per anni, dell’onorevole Cosentino non si può consentire di gestire soldi pubblici, cioè di noi cittadini, come se fossero soldi suoi. Conoscere il saldo – entrate e uscite – è un nostro diritto. Così com’è un dovere di Izzo, cosentiniano doc, rendere pubblico il bilancio dell’iniziativa.
Ma il direttore Comunicazione e Marketing dell’ospedale di Caserta preferisce non tirare le somme. Non vuole fare i “conti”. Forse perché i conti non tornano.
Mario De Michele