Una vera e propria “compressione della democrazia” e “della possibilità di interloquire e discutere i provvedimenti in Parlamento”. Protestano Lega e Italia dei Valori nell’Aula della Camera dopo che il governo ha posto “l’ennesima fiducia”. Una scelta, dicono Antonio Borghesi (Idv) e Raffele Volpi (Lega Nord) intervenendo in Aula, che certifica che ci sono problemi all’interno della stessa maggioranza visto che da parte delle opposizioni sono stati presentati “solo tre emendamenti”.
“Siamo di fronte – ha detto l’esponente del Carroccio – a una maggioranza che si ‘auto-fa’ ostruzionismo e a un governo che mette la fiducia contro la sua maggioranza”. Mentre il dipietrista punta il dito contro il ministro Giarda “colpevolmente assente oggi”, che in conferenza dei capigruppo la scorsa settimana “aveva assicurato che il governo avrebbe deciso in base agli emendamenti presentati se porre o meno la fiducia”. E ora, lamentano, “non ci lasciano nemmeno discutere tre emendamenti”. Quindi, conclude Volpi, “se il governo è costretto a porre la fiducia davanti a 150 emendamenti della maggioranza la questione è politica, non di tempi ma di contenuti”. Entrambi fanno infine appello al presidente della Repubblica perché si ricordi del monito che aveva lanciato alle Camere in merito a decretazioni d’urgenza e fiducia, quando andrà a promulgare la legge di conversione del decreto.