VITULAZIO – Sotterrati vivi, gettati nelle fosse di letame, soffocati con della paglia in gola, o, più semplicemente, allontanati dalle mamme appena nati e lasciati morire di fame lungo le strade. E’ il destino dei bufalotti, gli “scarti” di produzione della mozzarella di bufala, uno dei prodotti principali dell’economia salernitana e casertana. I vitelli maschi non producono latte, perciò “non servono” ad un sistema economico che concede vita, sofferenza e morte solo a ciò che conviene. Solo alcuni allevatori locali li impiegano per la produzione di carne, ma in bassissima percentuale.
E la fine, anche in questo caso, è comunque la morte, la stessa a cui sarebbero andati incontro tre vitelli di appena una settimana trovati dal nucleo di Guardie Zoofile OIPA della Provincia di Caserta che, durante un sopralluogo in un terreno di proprietà di un’azienda produttrice di mozzarelle di bufala nel comune di Vitulazio (CE), ha riscontrato numerosi illeciti a danno di alcune specie animali tra le quali, oltre ai vitelli, oche, bufale, maiali e cani.
In questo caso specifico per i piccoli vitelli era stata escogitata una tecnica molto semplice e a costo zero, come tutte quelle impiegate per smaltire dei “rifiuti” indesiderati. Le Guardie Zoofile dell’OIPA, infatti, li hanno trovati esposti al sole cocente, senza alcuni riparo né acqua, legati ad alberi con corde talmente corte da impedirgli qualsiasi movimento, condannati una lenta e atroce agonia. Immediatamente liberati, i vitelli, che riportavano evidenti segni di sofferenza, sono stati sistemati in un ampio recinto ombreggiato e identificati dall’ASL in modo tale che non potessero essere dispersi sul territorio.
Durante l’ispezione sono state individuate anche quattro oche detenute in un recinto completamente esposto al sole, sprovvisto di cibo e di vasche d’acqua, tanto che le oche non avevano alcuna possibilità di rinfrescarsi né di trovare sollievo dall’elevata calura estiva. Le uniche ciotole d’acqua a loro disposizione erano colme dei loro stessi escrementi. Individuata e allestita un’idonea sistemazione anche per le oche, gli animali sono stati posti sotto sequestro dal Nucleo di Guardie Zoofile OIPA di Caserta che ha sporto denuncia per maltrattamento di animali all’Autorità Giudiziaria competente per territorio. Sono in previsione ulteriori sopralluoghi al fine di vigilare sul benessere degli animali.