E’ un ‘virus’ che prende anche da giovani, anche sotto i quaranta, quello di dividersi a sinistra. Dopo il divorzio pubblico alcuni giorni fa, gli ex-rottamatori Matteo Renzi e Pippo Civati ora passano anche alle vie di fatto. Civati, con Debora Serracchiani, ha organizzato un’iniziativa a Bologna il 15 ottobre.
Una paio di settimane prima di quella fiorentina di Renzi, fissata dal 28 al 30. Un’anti-kermesse, insomma. Civati, da parte sua, spiega all’Adnkronos che la coincidenza di date e’ casuale: e’ stato deciso il 15 ottobre perche’ “e’ lo stesso giorno scelto dagli Indignados per mobilitarsi in tutta Europa. Non c’e’ nessuna malizia”. E mette le mani avanti: “E’ un appuntamento organizzato non contro qualcuno, ma aperto e con uno spirito collettivo. Non c’e’ nessuna lita tra me e Matteo. Lo scorso anno organizzamo insieme la Leopolda, quest’anno non mi ha invitato. Tutto qui”. Ma il rischio ‘nemesi’ e’ dietro l’angolo per i due giovani democratici che unirono le forze, un anno fa’ a Firenze, dicendo basta all’eterno dualismo Veltroni-D’Alema. E oggi, nel suo blog, Luca Sofri lancia un appello: “Avete fatto un errore enorme a separare le vostre strade. Rialleatevi”. L’articolazione del campo dei ‘giovani’ del Pd non si ferma qui. C’e’ anche un altro under 40 che sta salendo all’attenzione delle cronache. Matteo Ricci, presidente della provincia di Pesaro, classe 1974. Domani riunira’ nella cittadina marchigiana, dove e’ in corso la Festa nazionale del partito, i giovani amministratori democratici. Saranno piu’ di 100. E hanno una loro ‘etichetta’, o meglio un acronimo: dopo i Rottamatori, arrivani i ‘TQ’. Tradotto: i ‘Trenta-Quarantenni’. Tra i partecipanti anche Nicola Zingaretti, oltre Matteo Orfini, Andrea Manciulli, Francesco Boccia, Andrea Orlando, Catiuscia Marini, Stefano Bonaccini, tra gli altri.