I custodi giudiziari degli impianti dell’Ilva sequestrati hanno notificato all’azienda una direttiva con la quale ordinano di rifare completamente sei batterie delle cokerie degli altiforni, spegnere 6 torri e 2 altoforni, fermare l’acciaieria 1, adeguare l’acciaieria 2,
e il rifacimento del reparto ‘Gestione materiali ferrosi (Grf). La procedura per la definizione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale prosegue e sarà conclusa entro il 30 settembre”. Questo il commento del Ministro Corrado Clini a fronte della nuova ordinanza della Procura della Repubblica di Taranto che dispone la chiusura di una parte degli impianti dell’Ilva.
Intanto fanno discutere i nuovi dati del progetto Sentieri dell’Istituto superiore di sanità relativi al periodo 2003 -2008 sull’area di Taranto confermano un aumento della mortalità di circa il 10% rispetto a quella attesa. La relazione verrà presentata domani al ministero della salute alla presenza del ministro Renato Balduzzi. I dati riconoscono un nesso sospetto ma non accertato di causalità con le emissioni degli stabilimenti di Taranto. “I dati 2003-2008 sono in corso di elaborazione e attualmente ancora al vaglio della comunità scientifica”: è quanto spiega in una nota il ministro della Salute riguardo ai dati dello studio sentieri sui siti inquinati.
Il Ministero della Salute precisa che “nel convegno annuale del Progetto Sentieri che si terrà domani non saranno presentati dati ulteriori a quelli già disponibili, e relativi al periodo 1998-2002”. “Il ministero dell’Ambiente si costituirà parte civile nel processo mirato a individuare responsabilità per l’inquinamento di Taranto”, afferma il ministro dell’Ambiente Corrado Clini su Twitter. “Le risorse del Governo già messe a disposizione sono 90 milioni di euro, poi ci sono quelli che fanno riferimento ai fondi della regione Puglia. Poi altri 60 milioni di euro saranno disponibili all’inizio del prossimo anno”, ha precisato Clini durante la trasmissione prima di tutto su Radio1Rai. “Per il commissario – ha aggiunto – ancora non c’è una decisione, così come non c’è convergenza per la nomina del soggetto attuatore. Troveremo un equilibrio tra Regione e Governo, credo non appena il decreto sarà convertito alla Camera procederemo”.