“A me della legge elettorale interessa poco, facciano pure quello che vogliono tanto saranno comunque spazzati via”, tuona Beppe Grillo contro i politici. E poi ce ne ha anche con i cronisti: “Giornalisti carogne”, “schiavi dei loro editori”, dice il comico al suo arrivo a Parma,
Comune amministrato dal Movimento 5 Stelle, per partecipare ad una manifestazione in piazza della Pace contro l’inceneritore che Iren potrebbe aprire presto nella città emiliana, indirizza subito strali ai cronisti italiani che lo aspettano. Prima di partecipare all’iniziativa, Grillo concede invece, prima in albergo, poi nel retropalco, una lunghissima intervista a una televisione della Danimarca. “Quello che vogliamo fare in Italia é una rivoluzione di civiltà”, spiega tra l’altro il comico. Una parte dell’intervista viene fatta anche in macchina, quando il comico arriva in piazza della Pace, a bordo del suo Suv, accompagnato dal sindaco Federico Pizzarotti. Mostrando alla tv danese la schiera di giornalisti e telecamere che lo aspettano, Grillo coglie l’occasione per illustrare la sua opinione sulla stampa italiana: “Ci dovete aiutare voi tv straniere – afferma nelle sue dichiarazioni, peraltro mai interrotte da domande – in Italia io le interviste le faccio con i cittadini, perché qui in Italia non ci sono giornali liberi, a parte ‘Il Fatto quotidiano'”. Ma quindi lei non è democratico?, gli chiede uno dei giornalisti che lo aspettano. “No, io non sono democratico” è la sua risposta provocatoria. In piazza, nel pubblico composto da qualche centinaio di persone, è presente anche Valentino Tavolazzi, consigliere comunale di Ferrara che è stato il primo grande accusatore di Beppe Grillo sul fronte della democrazia interna nel Movimento 5 Stelle.
A PARMA PER GRILLO C’E’ ANCHE FAVIA, MA NIENTE PALCO – C’è anche il consigliere regionale dell’Emilia-Romagna, Giovanni Favia, all’incontro organizzato a Parma. Favia, protagonista della vicenda del fuorionda in cui ha denunciato la mancanza di democrazia interna al movimento, è stato scomunicato dallo stesso Grillo, che ha scritto sul blog che il consigliere regionale non ha più la sua fiducia. “Spero di recuperare la fiducia di Grillo, ma io sono parte del Movimento 5 Stelle”, sottolinea il consigliere regionale. Favia, a differenza dell’altro consigliere regionale, Andrea Defranceschi, non è stato ammesso al palco, limitandosi a seguire i lavori del convegno a distanza. Accanto all’indifferenza di molti militanti, Favia ha però ricevuto il sostegno di molti altri, che sono andati a stringergli la mano per dimostrargli il proprio sostegno, rubando un po’ la scena anche a Beppe Grillo, che in queste occasioni è il mattatore. Nel corso dell’iniziativa, Favia si è fermato a parlare tra gli altri con il consigliere comunale genovese, ex candidato sindaco del movimento, Paolo Putti.
GRILLO, DIETRO DI ME CI SONO SOLO IO – Dietro di me ci sono solamente io e dietro Casaleggio c’é solamente Casaleggio”. Con queste parole Beppe Grillo liquida le polemiche relative al suo ruolo e a quello di Gianroberto Casaleggio nel Movimento 5 Stelle. “Questa gente – dice riferendosi ai giornalisti – non può capire che uno può fare una cosa anche senza un ritorno economico, proprio non riescono a capirlo”.
GRILLO, NON VOGLIO USCIRE DA EURO – “Io non voglio uscire dall’euro, ma voglio un referendum perché a deciderlo siano gli italiani”, ha ribadito Grillo.
GRILLO, RIEMPIAMO SPAZIO CHE OCCUPEREBBERO ESTREMISTI – “Se falliamo noi arriva Alba Dorata come in Grecia, noi riempiamo un vuoto che occuperebbero gli estremisti”. Lo sostiene Beppe Grillo. “Dobbiamo smetterla – risponde a chi gli chiede chi sarà candidato premier alle prossime politiche – con questa visione fanciullesca del leader. La selezione dei candidati la faremo via web attraverso una piattaforma che stiamo predisponendo come abbiamo sempre detto. I partiti sono fuori dalla storia, devono decidere i cittadini. Noi lo faremo, potrà esserci qualche scompenso o qualcosa che non va perché non siamo perfetti, però ci proviamo”.
GRILLO, FARANNO FARE A PARMA STESSA FINE DI NAPOLI – “Sulla questione dell’inceneritore abbiamo contro tutti, i poteri forti, le banche e gli industriali. Iren raccoglie anche l’immondizia, faranno diventare Parma come Napoli e poi daranno la colpa al Movimento 5 Stelle”. Con queste parole Beppe Grillo ribadisce la sua contrarietà al progetto dell’inceneritore, che potrebbe mettersi in moto nei prossimi mesi, contro il quale il sindaco Pizzarotti ha fondato la sua vincente campagna elettorale. “I servizi pubblici – sottolinea il fondatore del M5S – devono farli i Comuni, non le società quotate in Borsa. Ma in Borsa non si è quotata Iren, ma il Pd che amministra tutti i suoi Comuni soci, Torino, Genova, Reggio Emilia, Piacenza, tranne il Comune di Parma. L’informazione italiana ci intrattiene con i fondi del Pdl ed il caso Lusi, sono briciole rispetto a quello che mangiano questi signori”.