ROMA – Gli amministratori irpini che stamattina si sono incatenati a Roma davanti al palazzo del Quirinale per protestare con la chiusura dello stabilimento Irisbus di Valle Ufita, in provincia di Avellino, sono stati allontanati dalle forze dell’ordine che – secondo quanto sostengono gli amministratori stessi – dopo aver tranciato le catene con una tronchese li hanno accompagnati in Questura per identificarli.

Il blitz degli agenti di Polizia è scattato un’ora dopo l’inizio della protesta che, insieme ad una trentina di operai dello stabilimento Fiat chiuso quattordici mesi fa, ha visto protagonisti il sindaco di San Sossio Baronia, Francesco Garofalo, un assessore del comune di Castel Baronia, Michele Capobianco, e il vice sindaco di Flumeri, Giuseppe Meninno. Gli operai avevano chiesto l’intervento e la presenza sulla piazza dei parlamentari irpini e campani per sostenere la richiesta di essere ascoltati dal Presidente Giorgio Napolitano. Sul posto è arrivato il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella. La protesta precede l’incontro sull’Irisbus fissato per il prossimo 9 ottobre a Roma presso il ministero dello Sviluppo Economico.

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