Boom di turisti nell’area dei Maya (Messico, Guatemala, Belize, Honduras e El Salvador), in particolare nel periodo intorno al 21 dicembre, quando in occasione del solstizio d’inverno, si concludera’ il tredicesimo Baktun – il ciclo che scandisce il tempo del calendario della cultura centroamericana – e che per molti e’ stato interpretato come l’inizio della fine del mondo.

Di altro avviso archeologi ed esperti della cultura maya che cercano invece di dimostrare che, a conclusione del tredicesimo Baktun (21/12/12), ne iniziera’ uno nuovo senza cataclismi e senza eventi di rilievo. Il tempo per i Maya – continuano gli esperti – e’ ciclico e non lineare. L’era attuale sarebbe cominciata 5.125 anni fa, e la prossima, che avra’ inizio in dicembre, si concludera’ dopo un ugual numero di anni. ”Le scansioni del calendario maya si concludono e si rinnovano senza nessuna visione catastrofica”, ha affermato Eduardo Lopez, responsabile dell’Istituto di Antropologia e Storia del Messico nello Yucatan, uno degli esperti ‘mobilitati’ dalle autorita’ per cercare di placare i timori superstiziosi suscitati dai ‘profeti di sventura’ di turno, in particolare sul web, i quali ricordano che due lapidi scoperte negli anni ’60 promettono per la fine del 13/mo Baktun il ritorno di un dio maya, come una specie di apocalisse. Congetture pseudo scientifiche che hanno pero’ suscitato un interesse crescente nell’area maya con un afflusso di turismo superiore alla media. Una vera ‘febbre’ che tocchera’ l’apice nel periodo intorno al 21 dicembre. Le due mete piu’ ricercate dai turisti della catastrofe sono il complesso di Tikal, in Guatemala (dove guarda caso Mel Gibson ha girato il suo ‘Apocalypto’), e Tulum nello Yucatan messicano.

 

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