POLLICA – Il luogo del Salernitano dove il 5 settembre del 2010 fu assassinato il sindaco di Pollica-Acciaroli Angelo Vassallo “non fu adeguatamente preservato” e, per distinguere le tracce dell’assassino, la Procura di Salerno ha disposto il test del DNA su sessanta persone. Secondo quanto scrive “La Repubblica”, l’obiettivo è accertare a chi appartengono l’impronta di una mano sull’auto del sindaco-pescatore e le tracce biologiche rilevate su uno dei bossoli. Un censimento con il quale gli inquirenti si augurano di potere escludere quanti – tra investigatori, giornalisti e anche un magistrato – accorsero nel luogo in cui venne ucciso Angelo Vassallo e, quindi, isolare le tra

cce del killer. Una eventualità, quest’ultima, che rappresenterebbe una svolta nelle indagini sull’uccisione di Vassallo.

 

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