In Italia la partecipazione femminile al mercato del lavoro e’ tra le piu’ basse d’Europa, con un tasso di inattivita’ del 48,5% a fronte di una media Ue del 35,1%; peggio fa soltanto Malta con il 55,9%. Il dato emerge dall’Osservatorio sull’imprenditoria femminile dell’Ufficio studi di Confartigianato e presentato oggi alla 14 Convention di Donne Impresa della confederazione. Le cose peggiorano nel Mezzogiorno dove lavora 1 donna su 4, con la Campania che fa registrare il record piu’ basso con il 20,4%, uguale a quello del Pakistan e di poco superiore a Libano, Yemen e Mauritania. Nell’ordine seguono sempre al Sud Sicilia (22,1%), Puglia (22,7%) e Calabria (23,3%).
Maglia rosa invece alla Provincia Autonoma di Bolzano che vanta il tasso di occupazione femminile piu’ alto con il 63%, al secondo e terzo posto Emilia-Romagna (60,9%) e Valle d’Aosta (60,8%). A livello provinciale i primati negativi spettano a Napoli (72%), Caserta (70,7%) e Foggia (70,4%); sul fronte opposto Ravenna, invece, ha la piu’ bassa percentuale di donne inattive con il 30,8%, seguono Bologna (32,1%) e Ferrara (33,1%). A tenere distanti le donne dal mondo del lavoro, secondo l’Osservatorio sull’imprenditoria femminile dell’Ufficio studi di Confartigianato, c’e’ soprattutto il basso investimento in quei servizi di welfare che dovrebbero favorire la conciliazione tra attivita’ professionali e cura della famiglia. Anche in questo caso l’Italia e’ nelle posizioni peggiori della classifica europea: nel 2011 la spesa pubblica per la famiglia e’ stata di 20,7 miliardi, pari al 4,6% dei 449,9 miliardi totali destinati alla protezione sociale. Un voce che, tra il 2007 e il 2011, e’ stata la componente delle prestazioni del sociale cresciuta meno, +6,9% pari a 1,3 miliardi vale a dire la meta’ rispetto all’aumento complessivo destinato al welfare. Pur in un contesto cosi’ problematico per il lavoro femminile, l’Italia mantiene pero’ la leadership in Europa per il maggior numero di imprenditrici e lavoratrici autonome: 1.565.400, pari al 16,4% delle donne occupate, rispetto alla media europea del 10,3%; in particolare le imprenditrici artigiane sono 367.895.