BENEVENTO – Nel Sannio l’1,4% della popolazione residente è costituita da migranti, in linea con la media campana che si attesta al 2%. E’ quanto emerge dalla lettura del “Quaderno Sociale”, contenente il “Report sull’immigrazione nel Sannio” a cura del Centro Informativo per Immigrati della Provincia di Benevento, promosso dall’assessorato alle politiche sociali e pari opportunità, presentato stamani alla Rocca dei Rettori.
Nel 2011 i migranti regolari erano 6.202, di cui 3.805 donne e 2.397 donne. Il 35,1% della popolazione di migranti proviene dalla Romania, mentre si conferma la presenza di marocchini con 740 unità, slittata però al secondo posto rispetto alla storicità dell’insediamento. Gli immigrati provengono dall’Africa per il 19,8% e dall’Asia per il 15,2%. Forte anche la comunità cinese con 116 unità. Nella cittadina di San Lupo invece sono residenti 34 eritrei. Gli alunni iscritti nella Scuola pubblica nell’anno scolastico 2010/2011 erano 423 (211 maschi e 212 femmine) su un totale di 42.805. Per quanto riguarda la religione professata, la metà dei migranti è cristiana ed un terzo è musulmana. Per i migranti i problemi principali sono costituiti dalla casa e dal lavoro. Le donne migranti nel Sannio sono una presenza molto significativa a ragione principalmente del fatto che trovano lavoro in attività domestiche. Per gli immigrati il Centro Informativo voluto dall’assessore alle politiche sociali della Provincia di Benevento, Annachiara Palmieri è stato quello di fornire a questa collettività strumenti conoscitivi ed informazioni sui diritti di cittadinanza. Nel presentare tali attività, la Palmieri ha ricordato la cooperazione delle Acli del Sannio (con la cooperativa TE.SE.A.: Terzo Settore Acli) e della Società “Dante Alighieri” – Comitato provinciale, e lla collaborazione della Questura e della Prefettura di Benevento nonché della Regione Campania. Le attività sono state patrocinate dal Ministero delle pari opportunità attraverso l’Unar che si occupa delle iniziative contro la discriminazione razziali. Tra gli interventi nel tessuto sociale si segnalano quello dell’Infopoint mobile, cioè un camper che ha svolto indagini e monitoraggio sul territorio, per orientare e accompagnare i migranti nell’accesso ad un lavoro, etc.; quello dei Corsi di apprendimento della lingua italiana, suddivisi in alcuni step successivi. Il presidente provinciale delle Acli di Benevento, Filiberto Parente, nel presentare il lavoro compiuto su più fronti dalla sua Organizzazione, ha detto di aver sentito molto vicine le Istituzioni che operano a favore dell’accoglienza dei migranti, persone che vengono da molto lontano. Il report che è stato redatto con professionalità da persone che sentono molto il dovere di un rapporto di solidarietà. Parente ha quindi ricordato che lo stesso presidente della repubblica ha voluto sottolineare il diritto dei cittadini migranti di ottenere la cittadinanza italiana. Parente ha però sollecitato una maggiore concretezza da parte delle Istituzioni per garantire l’esercizio vero dei diritti di cittadinanza attiva da parte dei migranti. A suo giudizio molto di più può essere fatto a favore dei migranti non solo per un dovere di solidarietà sociale ed umana, ma anche per consentire l’ordinato svolgersi della vita sociale. Il presidente ha quindi illustrato il lavoro dei mediatori culturali e professionali con le persone migranti. L’assessore alle politiche sociali Annachiara Palmieri non ha nascosto le difficoltà di avviare politiche di integrazione per l’immigrazione nella realtà delle aree interne. Il camper che ha svolto un tour sul territorio provinciale, avviato con l’impegno di immigrati di vecchia data, ha potuto raggiungere i nuovi immigrati e in particolare i bambini e gli adolescenti. L’importante era comunque partire da dati statistici sul fenomeno della immigrazione e sulle possibilità di trovare una occupazione – ha sottolineato la Palmieri – al fine di individuare linee di azione sul territorio. Nel 2006, ha però aggiunto l’assessore, si pensava che la legge regionale approvata quell’anno in materia poteva consentire una svolta vera sul territorio, ma le solite difficoltà burocratiche ed anche il mancato interessamento forte da parte della stessa Regione ha bloccato la operatività di questa norma. Si segnala dunque questa evidente discrasia tra le intenzioni legislative e i fatti concreti. Grazia Caruso, sociologa, autrice del report, ha illustrato le modalità di reperimento dei dati sul territorio, attraverso la proposizione di un questionario ai migranti in tutti i comuni del Sannio, raggiunti con il camper delle pari opportunità. La sociologa ha voluto svolgere un parallelismo tra il fenomeno che interessò i cittadini italiani soprattutto nella prima ondata migratoria verso l’estero (in particolare verso le Americhe) e i migranti contemporanei provenienti o da Paesi in guerra o afflitti dal sottosviluppo. La Caruso si è infatti chiesta perché mai tanti concittadini italiani dimentichino spesso quegli eventi quando si trovano al cospetto dei migranti moderni. Eppure, ha osservato ancora la Caruso, questi migranti per la gran mostrano una gran voglia di lavorare anche per quelle incombenze che ormai gli italiani rifiutano. La responsabile dei processi formativi del progetto, Francesca Maria Intorcia, ha quindi portato le esperienze di vita raccolte dalla viva voce dei migranti ed ha quindi illustrato i metodi di intervento per apprendimento della lingua italiana. Stefania Ciullo, responsabile del progetto Assap, ha quindi affermato che grazie alle attività poste in essere dall’assessorato provinciale, sono stati formalizzati in circa due anni 50 contratti di lavoro regolari tra imprenditori privati e migranti, segnalando anche l’apertura mentale da parte della società civile sannita rispetto a questo fenomeno, a differenza che altrove. Alla presentazione del Report hanno preso anche parte per la Dante Alighieri le prof.sse Elsa Catapano e Maria Felicia Crisci.