Nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, il Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta ha accertato l’omesso versamento, all’Erario e agli Enti previdenziali ed assistenziali, di oltre 103 milioni di euro di ritenute operate dal Consorzio Unico di Bacino delle province di Napoli e Caserta ai propri dipendenti, nel periodo 2009-2012.

In particolare, i finanzieri hanno accertato che il Cub, pur avendo provveduto regolarmente ad operare le previste ritenute alla fonte sugli emolumenti corrisposti ai propri dipendenti a tempo indeterminato ed ai vari collaboratori esterni, non le ha, nel tempo, versate nelle casse dello Stato, dell’Inpdap, dell’Inps e dell’Inail. I quattro soggetti ritenuti responsabili delle violazioni sono stati denunciati all’Autorita’ Giudiziaria sammaritana. Le attivita’ sono scaturite dal rinvenimento di una nota interna dello scorso anno dalla quale emergeva, tra l’altro, una consistente esposizione debitoria da parte dell’Ente consortile nei confronti dell’Erario e degli Istituti previdenziali ed assistenziali. L’attenzione delle fiamme gialle si e’ rivolta ad accertare se tale situazione fosse stata superata ovvero se il Consorzio avesse correttamente proceduto alla liquidazione dei propri debiti. Nonostante la documentazione posseduta dal Cub fosse risultata frammentaria e tenuta in maniera irregolare, gli investigatori sono riusciti a quantificare la reale ed attuale entita’ delle somme dovute allo Stato ed ai vari Enti, quantificata in oltre 103 milioni di euro. Il Cub, che ha il compito di provvedere alla raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, e’ stato recentemente protagonista di altri episodi nei confronti dei propri dipendenti, che hanno reiteratamente manifestato a causa della mancata erogazione degli stipendi.

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