E’ stato denunciato per omicidio colposo il cacciatore di Lode’ che nella tarda mattinata di ieri, dopo aver sparato a un cinghiale, ha colpito per sbaglio il piu’ giovane della sua compagnia, un battitore di 18 anni, uccidendolo. Stefano Cara, suo compaesano, era diventato maggiorenne proprio ieri.
Il proiettile e’ stato deviato probabilmente dal tronco di un albero e ha raggiunto al petto il ragazzo, studente dell’ultimo anno all’istituto di Agraria di Siniscola. L’incidente di caccia, l’ennesimo in Sardegna dell’inizio della stagione venatoria, e’ accaduto attorno alle 13 nelle campagne di Lode’, in localita’ Guzzurra, poco prima che Cara e i suoi compagni di caccia terminassero la battuta e andassero a pranzo per festeggiare il compleanno del ragazzo, orfano di padre. Giovanni Tolu, che con i carabinieri ha subito riconosciuto le sue responsabilita’, ha sparato verso un cinghiale un regolare colpo a palla singola che, dopo aver percorso un centinaio di metri, ha colpito il diciottenne. I tentativi dei soccorritori del 118, subito chiamati dai compagni di caccia, di rianimare il ragazzo sono stati vani. La salma e’ stata trasferita all’ospedale San Francesco di Nuoro per l’autopsia. Cara e’ la terza vittima da settembre. A meta’ novembre nelle campagne di Irgoli (Nuoro), una fucilata sparata da un ex carabinieri durante una battuta di caccia grossa ha ucciso Andrea Cadinu, 12 anni, che aveva seguito il padre e un gruppo di amici. Alcuni giorni dopo, in un altro incidente di caccia in Gallura, e’ morto Paolo Serra, 66 anni, raggiunto da due colpi partiti accidentalmente dal suo fucile nelle campagne di San Pantaleo.