NAPOLI – Sarà in scena sabato 19 e domenica 20 gennaio 2013, al Teatro Nuovo di Napoli (rispettivamente alle ore 21.00 e alle ore 18.30), lo spettacolo Ultime Notizie Dalla Famiglia di Daniel Pennac, con Antonello Cossia, di cui Annamaria Russo firma l’ideazione e Davide Scognamiglio il disegno luci.

 

Presentato dall’Associazione Culturale Altro Sguardo, l’allestimento dà vita alla saga del “capro espiatorio” più famoso del mondo, le geometrie variegate e surreali della tribù malussène, la comicità, la commozione, le risate e le lacrime che solo uno scrittore di razza può riuscire a regalare.

 

Benjamin Malaussène è il personaggio centrale nei romanzi del Ciclo di Malaussène di Daniel Pennac. Egli, però, non è solo un capro espiatorio, è anche un “capo tribù”: il capo della sua strana famiglia fatta solo di fratelli e sorelle, e una madre sempre in fuga ed innamorata, intorno a cui ruotano personaggi, a volte di dubbia legalità, che rappresentano il carattere multietnico di Belleville.

Il dialogo di Benjamin, incinto per empatia della tellurica compagna Julie, con suo figlio lo rende disarmante e disarmato di fronte all’evento, e il “capo tribù” vive tutti gli interrogativi e le ansie dell’imminente paternità, sforzandosi di presentare, a quell’ipotesi di vita, la vita.

È un uomo che ama profondamente la sua donna e il bambino che gli darà, e che vive le gelosie e le preoccupazioni di ogni fratello maggiore. Nei romanzi della saga di Malaussène, caratterizzati dalla comune notevole valenza stilistica, i sentimenti del protagonista sono vivissimi e intensi. Pennac si esprime con una semplicità disarmante, usa parole che null’altro possono essere, se non d’amore verso la finta realtà che descrive.

La saga dei Malaussène procede come nelle serie televisive: s’impara ad amare i personaggi, a seguire le loro vicende, a ridere e piangere con la caleidoscopica e surreale famiglia.

È la scrittura visionaria, ironica, struggente di Pennac a compiere il miracolo di trasformare le parole in immagini, così nitide che basta raccontarle per vederle. Attraverso una scrittura perfettamente calibrata tra l’amaro disincanto e la leggerezza dell’umorismo, in assenza di certezze morali o religiose,quello che Malaussène trasmette al nascituro è la fatica e la dignità di essere uomini.

Nelle pagine di Pennac si apre un mondo, in cui esplode tutta la potenza della vita e della letteratura. A quella potenza l’allestimento ideato da Annamaria Russo regala la forza evocativa della scena e del racconto, che, insieme, sono divenuti teatro.

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