Potrebbe trattarsi di uno sciame sismico quello inaugurato con la scossa da 4,8 gradi in Garfagnana: secondo Alessandro Amato, dell’Ingv, “e’ ancora presto per dirlo, ma seguiranno altre scosse di assestamento”. Cosa che in realta’ si sta gia’ verificando: negli ultimi minuti, spiega Amato all’AGI, si sono registrate con epicentro nel Lucchese altre scosse attorno a magnitudo 2.

“La scossa e’ arrivata senza pravviso ne’ scosse piu’ leggere – spiega Amato – ma ora ne seguiranno altre. E’ un classico terremoto appenninico, medio-forte, abbastanza superficiale avendo profondita’ di 15 chilometri”. La Garfagnana e’ considerata dagli esperti una zona dall’alto rischio sismico: nel 1920 l’intera regione fu devastata da un forte terremoto superiore ai 6,5 gradi.

“La penisola italiana e’ attualmente attraversata da un periodo di tempesta crostale, ovvero e’ entrata in una fase in cui e’ costantemente bombardata da scosse di terremoto”, ha detto all’AGI Giovanni Gregori, geofisico del Cnr. “Quest’ultima scossa – ha spiegato Gregori – ci dimostra che il nostro Paese e’ come un tavolo squassato che riceve continuamente un colpo dietro l’altro”. “Per la Terra si tratta di una fase fisiologica che puo’ durare diversi anni, fino a quando non si arriva a periodi di calma piatta”. Ma per il geofisico questa sarebbe una buona notizia: “Piu’ sono le scosse di terremoto – ha sottolineato – minori sono i danni che provocano. E’ nei periodi di quiete che bisogna preoccuparsi perche’ significa che la terra sta accumulando tanta energia che puo’ esplodere improvvisamente con violenza”. Ecco perche’ – secondo Gregori – tutti i terremoti sarebbero in qualche modo collegati. “Anche se si tratta di faglie diverse – ha concluso – tutte fanno parte dello stesso meccanismo”. Nessun legame tra la scossa di terremoto che ha interessato l’area montuosa della Garfagnana, a 30 chilometri a Nord-Est di Viareggio, e il sisma che proprio un anno fa ha colpito l’Emilia, ha spiegato a sa volta all’AGI Stefano Gresta, presidente dell’Ingv: “Si tratta di una struttura sismogenica diversa”, ha chiarito. “Al momento si e’ trattata di una scossa isolata, cioe’ senza alcun precedente nei giorni scorsi”. Sul perche’ questo terremoto sia stato percepito in diverse citta’, il presidente dell’Ingv spiega: “Piu’ un terremoto e’ profondo e piu’ e’ largo il cono in cui l’energia viene proiettata in superficie”, e dunque maggiore l’area di percezione.”

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