“E’ utile qui ricordare che l’Italia ha aderito al programma F35 nel 1999 con il Governo D’Alema, ha confermato la partecipazione con il secondo Governo Berlusconi nel 2002 e poi ci sono stati ulteriori passi fatti dal governo Prodi e nel febbraio nel 2009 dal governo Berlusconi.

Il nostro Governo è stato l’unico a ridurre il numero degli F35 da 131 a 90″. Lo dice Mario Monti, intervistato da ‘Presadiretta’ per la puntata dedicata alle spese militari che andrà in onda domani alle 21,30. Monti ha poi affermato che l’acquisto dei 90 F35 rappresenterà un risparmio a medio e lungo termine “perché i 90 F35 andranno a sostituire gli oltre 250 velivoli ora in uso, questo comporterà un deciso contenimento dei costi di manutenzione e di esercizio, si spenderà meno e si avrà un significativo miglioramento di qualità ed efficienza operativa”. Il presidente del Consiglio ha sottolineato, sempre nelle anticipazioni diffuse dalla trasmissione, che “la partecipazione al programma F35 è giustificato da ragioni strategiche, industriali e di efficienza economica”, “assicurando la coerenza con gli indirizzi strategici decisi in sede Nato e in sede Unione Europea”.

 

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