NAPOLI – Sarà al Teatro Nuovo di Napoli per due giorni, sabato 9 e domenica 10 febbraio 2013 (rispettivamente alle ore 21.00 e alle ore 18.30) lo spettacolo Pregiudizi convergenti con Antonella Stefanucci, su testo e con la regia di Domenico Ciruzzi, prodotto da IL Teatro coop – Produzioni di Napoli in collaborazione con Santalucia Produzioni.
Lo spettacolo, che ha debuttato al Teatro Mercadante di Napoli nella scorsa stagione ed è reduce dall’ottimo riscontro ottenuto al Teatro Tor Bella Monaca di Roma, s’inserisce in un progetto di analisi della realtà del “sottosuolo” napoletano, iniziato da Ciruzzi e dalla Stefanucci con il precedente allestimento, in cui vengono affrontati, con amara ironia e dolente umanità, un mondo di degrado e ignoranza, ma al contempo vivo e tenero, e le ambiguità e i pregiudizi che ruotano attorno al mondo giudiziario. Infatti, Pregiudizi convergenti è il secondo capitolo di un viaggio intorno al mondo della detenzione iniziato dall’autore con il precedente Colloqui. Anche qui protagonista della storia è Angelina, una giovane donna napoletana di estrazione sociale povera in balia delle vicende giudiziarie che coinvolgono il suo uomo. Ma, mentre in Colloqui, la donna raccontava, appunto, i colloqui settimanali in carcere dal suo uomo, stavolta il racconto riguarda la complessa macchina della prassi investigativa. Angelina e le altre donne di diversa estrazione con le quali entra in contatto, danno voce a una serie di storie crude, commoventi, tenere, espressioni di mondi e punti di vista opposti, e a tratti esilaranti, che lo spettacolo restituisce con ironia e sensibilità, lontano da luoghi comuni e stereotipi usurati. Per Domenico Ciruzzi, avvocato-autore, questa è una realtà ben conosciuta per la sua professione, ma lui ha voluto guardare oltre, esplorare da dentro, cercando di mostrare il retro di una realtà che, superficialmente e con il tono scattoso dalla rincorsa alla cronaca giudiziaria, viene troppo spesso banalizzata, racchiudendo il tutto con un titolo sulla delinquenza o sulla camorra. La videoscenografia di Alessandro Papa e Mariano Soria, sottolinea con grande originalità ed efficacia il dipanarsi del racconto, entrando a far parte della messinscena come alter ego della protagonista. Pregiudizi convergenti è un racconto in cui gli stereotipi del bene e del male, della giustizia “giusta” e dell’illegalità sono continuamente rovesciati e s’intersecano in un gioco paradossale e grottesco, dove non mancano momenti di pura ilarità. Due facce della città, quella di “sotto”, che non è solo barbara criminalità, ma anche buffa ed ingenua ignoranza, e quella della Napoli bene, chiusa nei suoi privilegi inviolabili.