“Una campagna elettorale che eclissa i motivi per cui pochi mesi fa un governo tecnico è stato chiamato, così come il percorso fatto, rischia di illudere gli italiani”.

Lo afferma in una intervista al Mattino il ministro uscente dello Sviluppo economico Corrado Passera, secondo il quale “mancano nel dibattito visione innovativa e progettualità politica. Lo spettacolo è complessivamente deludente”, anche perché “la sensazione è che quasi tutti abbiano sottovalutato il desiderio di cambiamento degli italiani e la necessità di rinnovare l’offerta politica”. Con Monti, dice, “abbiamo messo in campo in un anno di governo un grande lavoro comune con Parlamento e parti sociali e abbiamo parlato tanto di futuro, condividendo molti progetti. Riconosco che tutto questo nella campagna elettorale è un po’ scomparso. Anche il tanto lavoro fatto è poco rivendicato. Non vorrei che qualcuno pensasse che possa tornare la ricreazione”. Per Passera questa non è “una fase in cui si può gestire il Paese con pochi voti di scarto”. Per questo in caso di incertezza del risultato meglio “un’intesa su un programma sostenuto da maggioranze più forti, e tuttavia ispirate da una relativa omogeneità sugli obiettivi”, quindi non coalizioni “troppo ampie” che vadano da Pdl a Pd. Quanto al suo futuro, “mi sarei impegnato volentieri in un progetto politico a cui lavoravo da tempo che, però, non si è realizzato nel modo in cui avrei voluto” e ora “é tutto aperto”.

 

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