Aria di sfida a Strasburgo. Nella sessione plenaria al via domani, il Parlamento europeo affilerà le armi in vista della battaglia con il Consiglio Ue sul bilancio pluriennale 2014-2020, visto che l’accordo raggiunto a fatica a febbraio tra i 27 prevede fondi giudicati insufficienti. Altri argomenti caldi il ‘two pack’, i due regolamenti sulla sorveglianza dei bilanci della zona euro, e il negoziato sulla riforma della Pac, la Politica agricola comune, che entra finalmente nel vivo.

Tensione anche per il voto sulla risoluzione che vieta il porno online, non vincolante, ma che ha già scatenato il popolo della rete: il Parlamento Ue è stato inondato di email di protesta. Per quel che riguarda il piatto forte, il bilancio, il 13 marzo, all’immediata vigilia del vertice Ue dei capi di Stato e di governo, gli eurodeputati discuteranno e quindi voteranno due risoluzioni, una sull’esercizio 2014 ed una sull’intero settennato. In entrambi i testi si chiede ai leader nazionali più fondi, in modo da non azzoppare, in particolare, la ricerca e la coesione, e maggiore flessibilità. Inoltre, per l’esercizio 2014-2020 Strasburgo chiede anche una clausola di revisione a metà percorso, in modo che, una volta superata la crisi, la Ue possa mettere altre risorse sul piatto. Dal dibattito e dal voto uscirà anche la posizione che il Presidente del Parlamento Ue Martin Schulz dovrà tenere al summit di giovedì e venerdì. Martedì verrà messo ai voti il ‘two pack’ che prevede un ruolo maggiore da parte della Commissione nella valutazione e nel controllo delle leggi di bilancio dei 17 paesi della moneta comune. Un rafforzamento della governance della zona euro che non verrà accompagnato da misure di condivisione del debito, come chiesto dal centro sinistra del Parlamento Ue, per la posizione negativa espressa al riguardo dai governi. Strasburgo punta comunque a inserire nel testo degli emendamenti utili per attenuare gli effetti del rigore sulla crescita. Un altro tema sensibile è quello della riforma della Pac. Domani si riunisce a Strasburgo la commissione agricoltura per un primo esame dei 330 emendamenti presentati in vista del voto del 13 marzo in plenaria su 4 diversi argomenti. Il Parlamento arriva al varco diviso, con i verdi che chiedono un tetto massimo per i fondi minore (100 mila euro e non 300 mila) e una Pac più ecologica. Il gruppo S&D dei socialisti e democratici punta alla soppressione della doppia remunerazione e alla pubblicazione della lista dei beneficiari. I popolari non nascondono divisioni interne mentre i liberaldemocratici si dicono “delusi” dalla proposta di riforma, “meno riformista di quella della Commissione Ue”. Il voto di Strasburgo a per definire la posizione del Parlamento in vista dei negoziati con le altre istituzioni Ue che, assicura il presidente della Commissione agricoltura dell’eurocamera Paolo De Castro, Pd-S&D, “inizieranno l’11 aprile” con la speranza di “raggiungere un accordo politico entro la fine di giugno”. Da segnalare anche la visita a Strasburgo, martedì, del Presidente israeliano Shimon Peres, un dibattito, sempre il 12, sullo ‘Scandalo della carne di cavallo’, ed uno, il 14, sulla lotta contro i match di calcio truccati. Per mercoledì è prevista invece una risoluzione non legislativa sull’ eliminazione dell’amianto ancora presente negli edifici (secondo l’Oms nella Ue i casi di malattia legati all’amianto sono tra i 20 ed i 30 mila all’anno). Un voto che arriva al momento giusto: il 5 marzo è stata infatti individuata una fuga di amianto proprio in uno degli edifici della sede del Parlamento Ue di Strasburgo.

 

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