Una collezione di 105mila filmati pedopornografici, dove c’erano anche immagini di neonati. La polizia postale del Lazio e quella della sezione di Viterbo hanno arrestato in provincia di Roma uno dei maggiori ‘condivisori’ di immagini pedopornografiche in Italia, considerato una sorta di ‘grossista’ nella rete.
L’uomo, un impiegato di banca romano di 52 anni, sposato ma senza figli, ‘custodiva’ il materiale nei suoi due pc e in un centinaio di cd e dvd, con tanto di audio. Le indagini erano partite nel maggio del 2011, quando l’uomo era stato gia’ perquisito per aver messo in condivisione ed essersi procurato file pedopornografici, con cinque immagini che ritraevano minori in atti sessuali. Poi il sequestro dei computer e i pedinamenti, fino alla banca dove lavorava e nella quale si intratteneva oltre l’orario di lavoro, ma dove non e’ stato accertato alcun incontro con minori. Il sistema attraverso il quale otteneva i file, era il ‘download’ e l’ ‘upload’ era il ‘peer to peer’, che permette di acquisire una maggiore quantita’ di file man mano che aumentano le immagini e i video condivisi nella propria cartella digitale. Gli investigatori stanno ora vagliando le migliaia di immagini e tentando di identificare eventuali vittime dei pedofili. I file ritraggono minori soprattutto stranieri. Per questo, grazie ad appositi software collegati ad un circuito internazionale, si tentera’ di risalire ai bambini.