Arrestato per la seconda volta un quarantenne, catechista e insegnante di religione in scuola primaria di un comune della provincia di Palermo, accusato di avere abusato di quattro minori di 14 anni. A incastrarlo i poliziotti della sezione Reati sessuali e in danno di minori della Squadra mobile di Palermo, diretti da Rosaria Maida.
Inquietante la sottolineatura degli investigatori: “L’arrestato, nonostante il suo precedente coinvolgimento in gravi episodi, aveva continuato a svolgere incarichi di supplenze presso istituti scolastici e compiti educativi in parrocchia”, mantenendo “un rapporto privilegiato con i minori, conservando un atteggiamento volto a lusingarli, offrendo loro tutto cio’ di cui erano privi, sostituendosi alle persone di famiglia nelle vesti di padrino, offrendo loro oggetti di valore e la possibilita’ di uscire in compagnia”.
E’ toccato agli agenti intervenire, eseguendo la seconda misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Termini Imerese Stefania Galli, su richiesta del pm Paolo Sartorello. Il catechista e’ una persona nota in ambito locale per la sua attivita’ in parrocchia, dove curava la preparazione dei ministranti, dei campi estivi e dei diversi gruppi giovanili.
Gia’ un anno la procura di Termini aveva ordinato l’applicazione degli arresti in casa, dopo che l’equipe di una comunita’ d’alloggio per minori aveva denunciato pressioni morbose ai danni di un tredicenne che il catechista seguiva da due anni, che stata preparando alla Cresima, offrendosi anche di impartire gratuitamente lezioni di doposcuola. Un atteggiamento ossessivo e invadente che aveva turbato il minore che si era confidato con gli educatori i quali avevano presentato una denuncia. Nel corso delle indagini da parte della Squadra mobile si e’ poi giunti alla conclusione che l’uomo intratteneva rapporti ambigui e morbosi con piu’ minori ospiti di altre case famiglia tanto da convincere l’autorita’ giudiziaria a emettere la misura restrittiva nel gennaio del 2012. Analoghi casi di violenze, accertati successivamente dagli investigatori, nei confronti di altri quattro minori a lui affidati quale educatore parrocchiale e catechista, hanno provocato l’emissione di una seconda ordinanza di custodia cautelare domiciliare.