Sono copie di carta del nuovo Iphone 5 gli oggetti piu’ di moda da offrire, bruciandoli, ai defunti nel giorno dei morti, che in Cina si chiama ‘Qinming’ e si celebra il prossimo 4 aprile. L’iPhone 5 e’ solo l’ultimo degli oggetti offerti, sia pure in forma cartacea, ai propri cari non piu’ sulla terra.
Negli anni scorsi c’erano state macchine (Bmw), ville, sigarette e alcolici. Ma la municipalita’ di Pechino ieri ha emesso un comunicato col quale ha invitato i residenti a non rivolgersi ai venditori abusivi evitando anche di comprare oggetti che, bruciando, possono poi danneggiare l’ambiente. A dispetto della tradizione, per le autorita’, d’ora in poi i defunti dovrebbero essere ricordati con attivita’ piu’ eco-compatibili come piantare un albero o comprare fiori. Bruciare implica un peggioramento della qualita’ dell’aria che a Pechino, come pure in diverse altre metropoli cinesi, ha gia’ raggiunto livelli di allarme. Insomma, non sono giorni facili per Apple in Cina, se non sono nemmeno consentite copie di carta degli iPhone. L’azienda di Cupertino, i cui prodotti comunque continuano ad avere successo ed essere dei veri e propri status symbol specie tra i giovani cinesi, sta subendo di recente svariati attacchi, mediatici e non, e su piu’ fronti. Da giorni i giornali cinesi (e quindi il governo) accusano la Apple di avere prezzi piu’ alti in Cina che in altri paesi, di non offrire condizioni post-vendita e di garanzie sufficienti. Il giornale del popolo, principale organo di partito, ha definito l’atteggiamento dell’azienda americana ”arrogante” probabilmente riferendosi al fatto che, almeno sinora, la Apple non sembra reagire piu’ di tanto agli attacchi, limitandosi a dichiarare che ”Apple fornisce prodotti di primissima classe e da ai consumatori un’esperienza unica”.