CASAPESENNA/SAN CIPRIANO – Una marcia silenziosa per dire “no a ogni forma di violenza” e contro eventuali ritorsioni da parte dei clan, si terrà questa sera a Casapesenna, in provincia di Caserta, con partenza da piazza Petrillo. Nel paesino del Casertano risiedono due dei minori feriti due notti fa ad Aversa. Il corteo terminerà nel confinante comune di San Cipriano d’Aversa, in via Michelangelo Diana, dove abitano i genitori e i tre fratelli di Emanuele Di Caterino.

Ad organizzarlo, in modo spontaneo, sono stati gli amici dei ragazzi che hanno chiesto il sostegno nell’organizzazione di associazioni antimafia come Libera e di Legambiente. Intanto questa mattina, Peppe Pagano, responsabile del presidio di Libera e del ristorante Nco (Nuova Cucina organizzata, ndr) di San Cipriano, ha chiesto al Comune di proclamare il lutto cittadino.

“Se la commissaria prefettizia (Gabriella D’Orso, ndr) non accoglierà la nostra richiesta siamo pronti a chiudere il presidio di Libera – dice Pagano – qui siamo arrabbiatissimi; la morte di Emanuele è il segno di un fallimento delle istituzioni che non sono mai state in grado di creare un modello culturale alternativo a quello creato negli anni dalla camorra. Ieri alla fiaccolata ad Aversa non c’era un esponente istituzionale, se si eccettua il sottosegretario Marco Rossi Doria che però sicuramente non poteva rappresentare un governo che non c’é. Le associazioni si battono quotidianamente, ma senza il sostegno vero dello Stato i nostri ragazzi qui non saranno mai davvero sicuri”.

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