Sblocco del turnover per garantire turni di lavoro e livelli di assistenza pediatrica adeguati; trasformazione dei contratti degli specialisti ambulatoriali a tempo indeterminato in dirigenti medici di primo livello; chiusura dei punti nascita pubblici e privati con meno di 500 parti all’anno; redistribuzione del personale dei punti nascita chiusi dove c’è carenza e la rivalutazione degli spostamenti del personale per capire come sia stato possibile che movimenti tra un presidio e l’altro non abbiano colmato, anche in minima parte le carenze.
Sono queste le richieste avanzate dalla sezione campana della Sipo – Società Italiana di Pediatria Ospedaliera, guidata dal dott. Mimmo Perri, in una missiva inviata al Ministero della Salute e ai massimi vertici della sanità regionale, tra cui il presidente Stefano Caldoro. Le richieste arrivano dopo la constatazione che “lo stato di estrema precarietà in cui viene attualmente svolta in Campania l’assistenza pediatrica negli Ospedali e presso i Policlinici Universitari, a causa della grave carenza di personale medico ed infermieristico. Pur comprendendo le motivazioni del piano di rientro, che blocca le assunzioni fino a fine 2013, sottolineano come le esigenze della Pediatria siano da estrapolare dalla rimanente offerta assistenziale” in quanto la Pediatria è una branca fondamentale della medicina dovendosi occupare delle sorti dei bambini.