“Non abbiamo considerato la candidatura di Rodotà perché quelli-di-sinistra-che-odiano-la-sinistra non la volevano. Non perché ci fossero altri motivi, né altre questioni”. Lo scrive sul suo blog il deputato del Pd Pippo Civati. E a questo punto “perdendo Sel il Pd sarà azionista di minoranza del nuovo governissimo (il Pdl avrà più peso elettorale, anche se sembra non averlo notato nessuno) e così il rovesciamento sarà completo”.
“A chi mi chiede come vorrei che fosse il Pd – scrive ancora – rispondo così. Che vorrei che quelli-di-sinistra-che-odiano-la-sinistra si levassero di torno, una volta per tutte. Che non è una rottamazione, ma una rivoluzione. Che non lo vorrei spacchettato in due o tre pezzi, ma che lo terrei unito, su basi diverse, persone diverse, parole diverse. Che chiederei a tutti quelli che se ne stanno andando di rientrare di corsa, perché possono diventare protagonisti della nuova stagione almeno quanto ora lo sono quelli-di-sinistra-che-odiano-la-sinistra. Che non accadrà mai più che chi ha perso le elezioni rimanga a dettare legge dopo le elezioni, dicendo di voler salvare il Paese ma in realtà salvando solo se stesso. Perché il 24 e 25 febbraio, le elezioni le hanno perse i partiti maggiori per colpa delle loro incertezze, le ha perse l’operazione Monti e tutti quelli che vi avevano partecipato, le hanno perse quelli-di-sinistra-che-odiano-la-sinistra, perché il M5S è nato per colpa loro. E adesso quelli-di-sinistra-che-odiano-la-sinistra sono i più sollevati (qualcuno non riesce a celare un vero e proprio entusiasmo). Molti altri, invece, sono fuori dalla grazia di dio. O, semplicemente, fuori dal Pd”.